Terremoto, estratta viva una donna dopo 159 ore

 

 

Roma, 12 Febbraio 2023 – Una donna di 55 anni è stata estratta viva dai soccorritori dopo essere rimasta 159 ore dalla prima scossa di terremoto sotto cumoli di macerie di un edificio a Hatay. L’agenzia di stampa Anadolu riporta anche che la donna ha salutato tutti e ha voluto stringere la mano dei soccorritori che l’hanno salvata.

La donna continuava a battere una pietra contro un muro e il rumore, captato da un dispositivo tecnico, ha permesso alle squadre d’emergenza di salvarla. Le immagini pubblicate da Anadolu mostrano i soccorritori che si passano la barella sopra i detriti da cui hanno tirato fuori la donna questa sera, quando già era sceso il buio, alla luce delle torce.

Qualche ora prima

«Fammi uscire di qui in fretta, ho la claustrofobia». Queste le parole di Mustafa, 35 anni, portato in salvo da una squadra di soccorso romena dopo essere rimasto seppellito per oltre 149 ore sotto un edificio crollato per il terremoto nella provincia sud-orientale turca di Hatay. Lo riferisce la Cnn Turchia. «Nonostante tutto la sua salute è buona, parla», ha raccontato uno dei soccorritori spiegando che l’uomo durante le operazioni di salvataggio chiedeva di uscire all’aria aperta il più presto possibile dopo sei giorni sotto le macerie.

Bilancio drammatico

Sale a 38.905 morti, dopo le ultime stime annunciate, il bilancio del sisma. In Turchia le vittime accertate sono 29.605, mentre in Siria quasi 9.300. Qui, in particolare, il numero delle vittime «continuerà a crescere man mano che avremo accesso» alle aree colpite, ha affermato il responsabile regionale emergenze dell’Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco.

Continuano senza sosta le operazioni di salvataggio: a 140 ore dalle scosse, un neonato di sette mesi estratto vivo dalle macerie. Salvi dopo 150 ore anche un bambino di pochi anni e una donna di 64.

Negli Usa un cittadino pachistano, la cui identità non è al momento nota, ha donato 30 milioni di dollari per le vittime.

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