Maternità surrogata, per la chiesa “violenza sulle donne”

 

Roma, 8 Aprile 2024 – “Il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto“, è questa la posizione della Chiesa cattolica contro la maternità surrogata.

Così l’ex Sant’Uffizio nel documento della fede “Dignitas infinita”, citando Papa Francesco: “ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica”.

La Chiesa ribadisce che “ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza”. Nello stesso tempo evidenzia “le decise criticità presenti nella teoria del gender“, che, come ha affermato Papa Francesco, “è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali”.

“Le violenze contro le donne sono uno scandalo globale sempre di più riconosciuto”, afferma circa la dignità umana. “Se nelle parole si riconosce l’uguale dignità della donna, in alcuni Paesi le diseguaglianze tra donne e uomini sono gravissime e anche nei Paesi maggiormente sviluppati e democratici la realtà sociale concreta testimonia il fatto che spesso non si riconosce alle donne la stessa dignità degli uomini“.

Gravi violazioni

Venti pagine divise in una presentazione, un’introduzione, quattro capitoli tematici e una conclusione, più altre quattro pagine di note: è la DichiarazioneDignitas infinita” circa la dignità umana, pubblicata oggi dal Dicastero per la Dottrina della fede, dopo cinque anni di lavoro, a firma del cardinale prefetto Victor Manuel Fernandez e del segretario per la Sezione dottrinale, mons. Armando Matteo.

Il documento, che fa memoria del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, include il magistero papale dell’ultimo decennio sulle “gravi violazioni” della dignità umana: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dalla tratta di persone agli abusi sessuali, all’aborto, alla maternità surrogata, fino all’eutanasia e al suicidio assistito, allo scarto dei disabili, alla teoria del gender, al cambio di sesso e alla “violenza digitale”.

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