Onu, bambina muore a Rafah per il caldo

 

Roma, 27 Aprile 2024 – L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), citato dall’agenzia Reuters dà notizia di una bambina morta a causa del caldo estremo a Rafah. A complicare le condizioni dei palestinesi nella Striscia di Gaza è anche l’aumento della temperatura, che aggrava la crisi igienicosanitaria per oltre 1,7 milioni di sfollati causati dai raid israeliani. Migliaia di famiglie sono senza cibo, acqua e servizi igienici.

La temperatura di venerdì 26 aprile ha raggiunto i 40 gradi. «E siamo solo alla fine di aprile» – ha sottolineato il portavoce Onu Stephane Dujarric – «i nostri colleghi umanitari ci ricordano che più di un milione di persone, tra uomini, donne e bambini, è rifugiato nell’area».

L’allarme viene lanciato mentre le spedizioni di aiuti a Gaza da Cipro sono riprese venerdì sera, ha affermato una fonte cipriota, con una nave mercantile che trasporta aiuti donati dagli Emirati Arabi Uniti all’enclave palestinese assediata, dopo una pausa seguita all’uccisione di sette operatori umanitari da parte di Israele. Un attacco che aveva spinto alcune Ong a sospendere la distribuzione di aiuti nella Striscia. Proprio a Rafah l’escalation della crisi sta per raggiungere uno snodo cruciale, con Israele che si prepara ad attaccare l’ultima roccaforte di Hamas nel sud della Striscia, dove potrebbero essere tenuti prigionieri diversi ostaggi del 7 ottobre. Negli scorsi giorni l’esercito ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, al valico israeliano di Kerem Shalom, vicino a Rafah, come hanno riferito giornalisti che hanno visto il movimento dei mezzi militari.

Abbas, Blinken e ministri arabi parleranno di Gaza

La crisi nella Striscia di Gaza sarà al centro dei colloqui tra esponenti arabi e il segretario di Stato americano, Antony Blinken, che si terranno a margine del World Economic Forum (WEF) a Riad. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente del WEF, Borge Brende, precisando che si parlerà anche della crisi umanitaria nell’enclave palestinese.

“Abbiamo gli attori chiave ora a Riad e speriamo che le discussioni possano portare a un processo verso la riconciliazione e la pace», ha affermato Brende, secondo quanto riferito dal sito di alJazeera. Tra i leader attesi nella Capitale saudita figurano, oltre a Blinken, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), il primo ministro nonché ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, il ministro degli Esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud, il principe della corona dell’Oman e rappresentanti del Bahrein. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, informerà i presenti sui negoziati in corso per il cessare il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

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