Xi Jinping in Ungheria per l’ultima tappa del tour europeo

Budapest, 9 Maggio 2024 – Con l’arrivo del presidente cinese Xi Jinping in Ungheria si avvia la parte conclusiva del suo tour europeo che lo ha visto impegnato a Parigi e a Belgrado per consolidare i rapporti tra Cina ed Europa e migliorare la cooperazione internazionale con focus incentrati sull’innovazione e l’energia. Ad accompagnare Xi Jinping, la moglie Penn Liyan atterrata insieme a lui all’aeroporto internazionale di Listz Ferenc dove li ha accolti il primo ministro ungherese Viktor Orbán.

 

«Cina e Ungheria sono buoni partner e amici che si fidano l’uno dell’altro» ha dichiarato il leader cinese appena atterrato, sottolineando di non vedere l’ora «di incontrare il presidente Sulyok, il primo ministro Orbán e gli altri leader ungheresi per pianificare congiuntamente un nuovo progetto di cooperazione e sviluppo tra i due Paesi e portare le relazioni tra i due Paesi a fare passi avanti verso un livello superiore».

75º anniversario

La visita di Xi Jinping, che resterà in Ungheria fino a venerdì, cade in occasione del 75º anniversario dei rapporti tra i due Paesi che potrebbero in questa occasione stringere nuovi accordi di partenariato. L’Ungheria potrebbe infatti giocare un ruolo chiave come ponte per l’Europa che recentemente non vede di buon occhio Pechino tanto che Bruxelles ha adottato nuove misure protezioniste per limitare che questa possa mettere le mani su mercati importanti quali il settore dell’automotive e del fotovoltaico. L’Ungheria di Orbán d’altronde è stato il primo Paese Ue nel 2015 ad aderire al programma cinese Belt and Road (via della seta) che tra le altre cose prevede la realizzazione di un collegamento ferroviario tra Ungheria e Serbia (finanziato in gran parte dalla Cina) e l’unico a prendere parte al vertice BRI di Pechino.

 Tao: «Rapporti con Ungheria siano da incoraggiamento»

Gong Tao, ambasciatore cinese in Ungheria, ha auspicato che la visita del presidente Xi Jinping e i rapporti di collaborazione tra le due potenze possano essere da incoraggiamento per gli altri Paesi Ue. A giovare della visita del presidente cinese potrebbe essere lo stesso Orbán che punta a ridurre le pressioni di Bruxelles in merito alle pressanti richieste di apertura in politica estera.

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