Weber: «Migranti problema europeo»

 

Strasburgo 23 novembre 2022 – Si schiera ancora una volta a difesa dell’Italia il presidente del Ppe Manfred Weber, intervenuto nel corso della plenaria che si sta svolgendo in queste ore nella sede del Parlamento europeo per discutere di immigrazione e flussi.

L’intervento

«È chiaro che questo è un problema europeo, non italiano. Non si parla di una nave Ong, è una sfida sistematica. La realtà è che avevamo avuto proposte dalla Francia e dalla Germania per 8mila ricollocamenti volontari, ma alla fine ne hanno dati soltanto 117. Questa è l’Europa di oggi. Tutte le promesse non sono state rispettate. Ecco perché Malta, Italia e Cipro hanno mandato una lettera per chiedere solidarietà».

«Decidono gli Stati non la mafia»

Per Weber «gli Stati decidono chi entra o meno in Europa, come ognuno è padrone di decidere chi entra in casa propria. In particolare, più del 50% delle persone, che non hanno diritto a rimanere e che sono migranti illegali, arrivano e vogliono entrare, in particolare dal Mediterraneo meridionale. Serve una soluzione rapida per queste persone: il rimpatrio per chi non può restare». Non più tempo di parole, come quelle spese dalla stampa sulla diatriba ItaliaGermania prima, e ItaliaFrancia dopo, ma di fatti concreti.

Gasparri «intervento coraggioso»

Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri esprime parole di gratitudine verso quanto sostenuto da Manfred Weber nel suo discorso in plenaria, in merito al tema dell’immigrazione. «Grazie» aggiunge «per aver ribadito la verità e per interpretare in modo chiaro le sollecitazioni che sono giunte dall’Italia da parte del nuovo Governo. Grazie anche a nome di Forza Italia. Abbiamo chiesto una vera condivisione da parte dell’Ue, che finora non c’è stata».

Parole inaspettate

L’ europarlamentare leghista Annalisa Tardino presente anche lei nella seduta plenaria, ha sostenuto che la creazione di metodi di identificazione in Africa con personale e gestione Ue, permetterebbe di rispettare il diritto internazionale e comunitario, eliminare fattori di attrazione alla migrazione illegale e aprire le porte a una definizione condivisa del problema a livello Ue anche se questa proposta «non piace molto al Ppe, il cui capogruppo ha espresso inaspettate parole di supporto verso il nostro Paese».

Il caso Ocean Viking

Non è la prima volta che il capogruppo tedesco prende le difese del nostro Paese, già sul caso della nave Ong Ocean Viking aveva chiesto l’intervento dell’Europa, esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il loro incontro presso Palazzo Chigi.

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