Usa, no alle armi d’assalto, legge approvata alla Camera

 

 

Washington, 30 Luglio 2022 – Prosegue la battaglia per le armi d’assalto in Usa. La Camera americana ha approvato la legge che ne vieta la vendita negli Stati Uniti. Provvedimento scaduto nel 2004 e mai rinnovato.

La speaker Nancy Pelosi ha definito la misura, passata con 217 voti contro 213, un «passo cruciale nella lotta contro l’epidemia mortale della violenza armata».

Solo due repubblicani, Brian Fitzpatrick della Pennsylvania e Chris Jacobs di New York, hanno votato a favore con i democratici. Cinque i dem che si sono opposti. Il provvedimento ora passa al Senato, dove è destinato a fallire a causa dell’opposizione.

Biden

«Il testo approvato dalla Camera è teso a togliere questi strumenti di guerra dalle nostre strade, salvare delle vite e ridurre gli episodi di violenza nel Paese. Le armi rappresentano la prima causa di morte per i bambini nel nostro Paese, e dobbiamo agire. La maggioranza della popolazione è favorevole ad azioni di questo tipo, e continuerò a combattere perché il Senato faccia arrivare al più presto questa legge sulla mia scrivania», ha commentato il presidente degli Usa Joe Biden.

Al Senato servirebbe l’appoggio di 10 repubblicani

Tuttavia la legge, che vieta la vendita, la produzione e il trasferimento delle armi d’assalto e delle munizioni ad alta capacità, non ha nessuna possibilità di essere approvata dal Senato, dove sarebbe necessario l’appoggio di 10 repubblicani.

La lunga serie di stragi

La vittoria alla Camera è per i democratici un modo per dimostrare agli elettorali gli sforzi per combattere la violenza delle armi in vista delle elezioni di Midterm a novembre, dopo una serie di stragi tra le quali quella nella scuola elementare di Uvalde in Texas, in cui il killer ha usato proprio un fucile d’assalto.

NRA

Immediata la reazione della potente lobby delle armi americana, la National Rifle Association (Nra), che in un tweet ha criticato la Camera. “Un attacco contro la libertà e i diritti civili degli americani che rispettano la legge“.

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