Ubs acquisisce la rivale Credit Suisse

 

 

Roma, 12 Giugno 2023 – Oggi il colosso svizzero Ubs, leader nella gestione dei patrimoni privati ha portato a termine l’acquisizione formale dell’ex rivale Credit Suisse, fallita lo scorso marzo, dando vita così alla più grande fusione bancaria dal 2008. A divulgare la notizia, la stessa Ubs sui giornali nazionali e internazionali, tramite una lettera in cui si parla “dell’inizio di un nuovo capitolo storico”. Già alcune settimane fa i due istituti bancari avevano reso nota la data del “closing” (completamento formale dell’acquisizione). Costata 3 miliardi di franchi, pone fine alla storica banca fondata da Alfred Escher e ai suoi 167 anni di indipendenza.

Il patto

L’istituto elvetico prima di formalizzare l’acquisizione, aveva siglato un accordo con il Governo svizzero e con la banca centrale per una garanzia di 9 miliardi di franchi svizzeri al fine di coprire le eventuali perdite derivate dagli asset di Credit Suisse fallito a metà marzo a seguito del rollo della Silicon Valley che ha portato a una crisi fiduciaria che stava sfociando in una fuga di clienti verso altri istituti.

Garantire stabilità

Nella lettera aperta, il presidente Ubs Colm Kelleher e il Ceo Sergio Ermotti spiegano che il processo di acquisizione ha come obiettivo quello di garantire stabilità e che “tutti i servizi offerti dal Credit Suisse continueranno ad essere regolarmente offerti senza alcun tipo di interruzione”, evidenziando l’importanza di questo traguardo che consente all’istituto di aprire “un nuovo capitolo per tutta l’industria finanziaria globale”.

Uniremo le nostre competenze” prosegue il comunicato, “per creare un istituto finanziario integrato ancora più forte. Dovremo affrontare delle sfide, ma si presenteranno anche grandi opportunità per gli azionisti, i collaboratori, la nostra comunità e i nostri clienti”.

Azioni delistate

L’unione tra le Ubs e Credit Suisse avrà delle ripercussioni anche dal punti di vista azionario, infatti le azioni e gli ars (American depositary receipts) saranno delistati dalla Borsa di New York e anche da quella Svizzera di Zurigo, mentre a tutti gli azionisti verrà concessa un’azione Ubs per ogni 22,48 possedute.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *