Taiwan, continuano le esercitazioni della Cina

 

 

Taipei, 8 Agosto 2022 – Il comando militare di Pechino fa sapere, attraverso il social media Weibo, che le esercitazioni militari attorno a Taiwan proseguiranno nella giornata di oggi con operazioni sia via mare che nei cieli. Le manovre, in risposta alla visita a Taipei della speaker americana Nancy Pelosi, sarebbero dovute terminare il 7 agosto secondo le indicazioni iniziali della Cina.

Il Comando del teatro orientale dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) ha reso noto che le manovre militarisi concentreranno sull’organizzazione di operazioni congiunte antisottomarino e di assalto marittimo“.

Tuttavia, ieri il ministero dei Trasporti di Taiwan aveva reso noto un ritorno alla normalità dei trasporti dopo che “l’interdizione al volo e alla navigazione” in sei delle 7 zone intorno all’Isola era venuta meno da mezzogiorno. Ma il nuovo annuncio sembra dare il via libera a esercitazioni di routine intorno all’isola.

Responsabilità alla Pelosi

Il ministero della Difesa cinese ha lanciato un messaggio secondo cui la tensione nello Stretto di Taiwan “è stata provocata dagli Usa. Devono assumersi la piena responsabilità per le gravi conseguenze di tutto questo”. Le contromisure di Pechino, “incluso l’annullamento del dialogo militare a livello di comandanti di teatro, sono giustificate e corrette“, continua la nota. Fa anche riferimento a quanto riportato dai media americani secondo cui i vertici militari Usa hanno chiamato più volte le controparti cinesi negli ultimi giorni senza ricevere risposta.

Duri attacchi contro Nancy Pelosi sul People’s Daily, edizione in inglese dell’organo del Partito comunista cinese. La testata prosegue nella sua campagna tesa ad attribuire alle “cattive intenzioni” della presidente della Camera Usa la responsabilità dell’escalation su Taiwan, innescata dalla sua “tossica” visita a Taipei. “Per i suoi interessi personali, Pelosi ha messo in scena una pura trovata politica, senza curarsi di nuocere alle relazioni tra Cina e Usa o di mettere a rischio la pace nello Stretto di Taiwan”, scrive il giornale.

“Questa farsa senza scrupoli ha solo messo a nudo davanti alla comunità internazionale la natura dei politici di Washington: un gruppo di egoisti, opportunisti e ipocriti, che hanno dato la priorità ai propri calcoli politici prima e sopra ogni altra cosa, tentando di usare Taiwan per contenere la Cina, gli Stati Uniti hanno prima fatto una provocazione maliziosa e la Cina è stata costretta ad agire per legittima difesa“.

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