Nato, il baricentro della difesa si posizionerà a est

 

 

Madrid, 29 Giugno 2022 – La Nato ha deciso di rivoluzionare i propri assetti strategici, al fine di aumentare la sicurezza dei Paesi europei in relazione all’evoluzione del conflitto russo-ucraino. Le Nazioni che costituiscono l’Alleanza Atlantica in sostanza si sono accordate per spostare il proprio baricentro di difesa militare in prossimità dei confini con la Russia e la Bielorussia. Il presidente Mario Draghi, in un incontro con la stampa avvenuto a margine del vertice di Madrid, ha reso noto che la soluzione non dovrebbe comportare un ulteriore aggravamento delle relazioni diplomatiche tra Occidente e Russia: «Bisogna essere pronti. Ma ad oggi non vediamo un rischio escalation dei rapporti con la Russia».
Gli Stati Uniti trasferiranno una squadriglia di caccia militari, di stanza in Germania, all’interno del territorio lituano. Allo stesso modo una brigata di incursori operativo in Germania sarà dislocato tra Romania, Bulgaria e Ungheria. Mentre un reparto di fanteria aviotrasportata, proveniente dalle basi Nato italiane, si posizionerà in Lettonia. Oltretutto si piazzeranno delle batterie di missili Patriot, utilizzate all’interno del territorio britannico, in Slovacchia e Polonia. Infine si condurranno dal Regno Unito una serie di F15 presso delle basi aeree polacche. Sono in arrivo infine due incrociatori nella base navale spagnola di Ruta. Di conseguenza saliranno a sei le unità navali da guerra Nato di stanza in Spagna.

In arrivo in Italia 70mila soldati nell’ambito della costituzione d’una batteria di difesa aerea

All’interno del nostro territorio è previsto che si costituisca una batteria per la difesa aerea a corto raggio, provvista di circa settantamila militari. Si tratterebbe di parte considerevole di un battaglione attivo in Germania. A tal proposito, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato: «Per quanto riguarda l’Italia arriveranno settantamila soldati in più e un sistema di difesa antiaerea». Si è inoltre deciso che dall’Italia, qualora sorga la necessità, possano essere trasferiti, in maniera solerte, un numero considerevole di soldati verso la Bulgaria, la Polonia e i Paesi Baltici.

Draghi: «Abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria»

In merito a quest’ultima soluzione il premier italiano ha affermato: «Noi abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo anche la Romania. C’è un pattugliamento aereo dei Paesi Baltici già da vari mesi. Le forze che verranno mandate in Romania e in Ungheria sono circa 2mila soldati, 8mila sono invece di stanza in Italia, pronti, eventualmente fosse necessario».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *