Roma, 5 Aprile 2023 – Un blitz dei Carabinieri dei Nas con il supporto del ministero della Salute ha portato alla chiusura di sette mense ospedaliere in alcune Regioni italiane a causa di gravi carenze igienico–sanitarie e strutturali. Le strutture presentavano forti presenze di muffa, umidità e infestazioni di roditori e insetti.
I controlli
Dai controlli effettuati su quasi mille cucine di altrettante strutture ospedaliere sia pubbliche che private, i Nas hanno rilevato che circa 340 di queste presentano delle irregolarità confermando 431 infrazioni penali che hanno portato a una multa del valore complessivo di 230mila euro. Al termine delle analisi di laboratorio per la ricerca di agenti patogeni sulle superfici, i Carabinieri hanno individuato 5 casi gravi di non conformità sia in una clinica di Parma che a Palermo, dove, come per il caso di una casa di cura accreditata nel napoletano, in un’azienda di catering dell’agrigentino i tamponi hanno confermato la presenza di batteri coliformi nell’acqua utilizzata per la preparazione dei pasti.
Sequestrati 400 kg di alimenti
Il blitz dei Nas ha portato al sequestro di 400 kg di alimenti poiché custoditi in ambienti non adeguati scaduti o privi dei dati obbligatori di tracciabbilità dei prodotti. A Ragusa invece sospesa una cucina a causa dell’infestazione di roditori. Sequestrata la mensa di un istituti geriatrico e di un ospedale di Milano e provincia a causa della presenza di blatte e altri insetti nel locali adibiti alla preparazione del cibo, nei locali di lavaggio stoviglie oltre che nelle celle frigorifere e nei magazzini.
Le denunce
A causa delle gravi mancanze 9 gestori sono stati denunciati in quanto ritenuti i responsabili con le accuse di frode e inadempienze in pubbliche forniture, oltre che detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, per lo stato di precarietà in cui queste strutture versano.