Listeria: Nas accertano irregolarità in 335 strutture

 

 

Roma, 2 Novembre 2022 –  Listeria, il Comando dei carabinieri per la Tutela e della Salute insieme al ministero della Salute, ha avviato un’inchiesta per verificare la correttezza della gestione in materia di igiene e sicurezza delle imprese che si occupano della lavorazione della carne.

Sistema di allerta rapido

Tutto è iniziato il 2 agosto quando sul sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi della Commissione europea, comparve da parte dell’Italia una notifica di allerta per un focolaio di listeria (Listeria monocytogenes ceppo ST 155), provocato dal consumo di alimenti crudi o poco cotti come i würstel.

L’inchiesta avviata dai carabinieri dei Nas ha portato all’ispezione di 1.095 aziende che si occupano della lavorazione e della trasformazione di alimenti esposti a maggior rischio di contaminazione da parte del batterio della listeria, come industrie che producono insaccati, prodotti caseari, prodotti di gastronomia e würstel.

Casi in tutta Italia

In tutta la Penisola molti i casi confermati dai controlli effettuati, da Parma a Palermo i carabinieri hanno individuato circa 335 strutture con irregolarità che hanno portato all’attenzione dell’Autorità giudiziaria e sanitaria 310 operatori del settore con 541 violazioni amministrative e penali e un danno per circa 365 mila euro.

Nel complesso gli interventi dei Nas hanno portato al sequestro di 14 tonnellate di alimenti per un valore di oltre 300mila euro. In Sicilia, oltre al fermo di 945 chili di prodotti caseari, i Nas hanno scoperto due laboratori di analisi che redigevano certificati falsi; a Bari rinvenuti prodotti senza etichettatura o indicazioni per la tracciabilità; a Parma sequestrati prodotti semilavorati di carne per scarsa igiene dei locali di carico/scarico merci e per la presenza di ghiaccio. Stesso discorso per un laboratorio gastronomico savonese posto sotto sequestro per scarse condizioni igienico-sanitarie; a Napoli chiusa un’attività sprovvista del “Bollo CE”.

Cos’è la listeria

Scoperto dal medico britannico Joseph Lister, la Listeria Monocytogenes è un genere di batteri che comprende sei specie. Trovandosi principalmente nel terreno e nell’acqua può contaminare facilmente ortaggi e verdure, oltre a infettare gli animali che se ne nutrono, senza manifestare alcun sintomo. L’uomo può contrarre il batterio consumando prodotti caseari o alimenti poco cotti o crudi.

I sintomi

I sintomi sono generalmente nausea, vomito, diarrea e posso presentarsi in forma lieve come la gastroenterite che, generalmente, si manifesta dopo 24 ore dall’assunzione di cibi infetti, oppure in forma invasiva, detta “sistemica” provocando meningite meningoencefalite e sepsi in un lasso di tempo che può arrivare anche a dieci giorni. A rischio sono i soggetti con un deficit del sistema immunitario, come malati di Hiv, gli anziani, i bambini e le donne in gravidanza nelle quali il virus può provocare aborto spontaneo o infezioni al feto.

Il caso di Cremona

Il mese scorso a Cremona due veterinari sono finiti in manette e posti ai domiciliari nell’ambito dell’operazioneOfficiumincentrata su casi di corruzione, per “voltarsi dall’altro lato” di fronte ad alcune irregolarità in stabilimenti di macellazione lavorazione di prodotti caseari. L’inchiesta era nata da una denuncia di una veterinaria che dopo aver segnalato le irregolarità nel corso di attività di vigilanza, si è vista minacciare dal titolare dell’azienda e in seguito, prontamente trasferita. I militari avrebbero così riscontrato diverse irregolarità e favoritismi, essendo le persone coinvolte rispettivamente padre e figlio.

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