Roma, 1 Giugno 2023 – Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo disegno di legge quadro sul Made in Italy che con i suoi 50 articoli vuole valorizzare e promuovere le produzioni e l’eccellenza italiana, le bellezze storico artistiche e preserva le radici culturali nazionali per consentire e favorire la crescita economica del Belpaese, e contrastare con sanzioni più dure la contraffazione dei prodotti nostrani.
Il testo prevede anche l’istituzione di un fondo strategico nazionale del Made in Italy e una giornata nazionale, il 15 aprile, dedicata interamente alle celebrazioni delle eccellenze italiane.
Le misure
Tanti sono i provvedimenti approvati e tutti incentrati sulla valorizzazione e l’attuazione di iniziative che incentivino il sistema produttivo e imprenditoriale italiano in modo da accrescere il Made in Italy grazie a competenze, tutele e soprattutto a nuove risorse da investire.
Tra queste il fondo sovrano italiano, consistente in un miliardo di euro istituito per stimolare la crescita delle filiere nazionali e sostenere anche in fase di approvvigionamento delle materie prime.
Il liceo del Made in Italy
Nasce il liceo, che, attraverso un percorso liceale a partire dal 2024/2025, vuole fornire agli studenti gli strumenti necessari per poter valorizzare tutti i settori produttivi nazionali tenendo sempre a mente le specifiche qualità territoriali. Ad affiancarlo ci sarà la Fondazione “imprese e competenze”, che farà da tramite con i licei favorendo anche uno scambio generazionale di esperienze. Per una corretta informazione sulla qualità nell’etichetta, nasce la commissione tecnica sulla pasta, un provvedimento “strategico” secondo Urso.
Turismo e cultura
Per favorire e valorizzare il patrimonio culturale e il turismo, la nuova legislazione consente agli istituti della cultura di registrare il proprio marchio, potendolo concedere a terzi a titolo oneroso. Introdotta la definizione di imprese culturali e creative, con un albo dedicato e un fondo presso il ministero di circa 10 milioni di euro che coinvolge anche l’imprenditorialità femminile.