Ivan Krastev: «Putin fa quello che dice e dev’essere preso sul serio»

 

 

Roma, 7 luglio 2022 – «Putin deve essere preso sul serio, non alla leggera, perché tutto quello che ha annunciato negli anni, poi lo ha fatto». Il politologo bulgaro Ivan Krastev, tra i più autorevoli del Vecchio Continente, ha analizzato la situazione di conflitto in Europa nel corso del dibattito “La guerra della Russia in Ucraina e il futuro delle relazioni transatlantiche”, tenutosi sulla terrazza della John Cabot University, l’ateneo americano nel cuore di Roma, a Trastevere, frequentato da giovani di 75 Nazioni.

Il dibattito

A promuovere il dibattito sono stati il Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University e la Temple University Rome Campus. Oltre al politologo Ivan Krastev, sono intervenuti Emilia Zankina, dean e docente di scienze politiche della Temple University Rome Campus, il professor Federigo Argentieri, direttore del Guarini Institute for Public Affairs della JCU. Costanza Hermanin, dell’Istituto Universitario Europeo, ha moderato i lavori.

L’Urss e la Russia

«La scelta di disintegrare l’Urss fu presa a Mosca, da Eltsin, per contrastare Gorbaciov. Per l’Europa la fine del comunismo e dell’Unione Sovietica rappresentavano la stessa cosa, ma per la Russia e per i russi no: a loro andava bene solo la fine del comunismo. Nell’Urss, la Russia esercitava il suo potere, ma lo faceva in maniera invisibile. Putin ha distrutto il senso identitario che esisteva: gli ucraini di lingua russa, ad esempio, non facevano distinzioni tra il loro essere russi o ucraini», ha spiegato Ivan Krastev.

Cosa farà Putin

«Ora, la guerra in Ucraina non è un tentativo di rimettere in piedi l’Unione Sovietica. Se si vuole sapere cosa farà Putin, si deve leggere il suo saggio di settemila parole, perché fino a oggi tutto quello che ha detto, poi lo ha fatto», ha aggiunto Ivan Krastev. «Non è il messaggio migliore da dare all’Ucraina, quello di dover accettare il suo vicino aggressore», ha spiegato Emilia Zankina, commentando soprattutto le dichiarazioni del novantanovenne Henry Kissinger, ex consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di Stato Usa, nonché premio Nobel per la Pace nel 1973.

Le relazioni transatlantiche

In merito ai rapporti transatlantici, Ivan Krastev ha aggiunto: «Sarebbe stato diverso se questa guerra fosse capitata sotto la presidenza Usa di Donald Trump, perché l’Unione europea non avrebbe avuto fiducia in lui. Ora, però, si avvicinano le elezioni di midterm, che potrebbero rivelarsi problematiche per Biden, anche a causa dei risvolti dovuti al conflitto in Ucraina».

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