Battuta di arresto per il Turismo, -30% per il caroprezzi

 

 

Roma, 7 Agosto 2023 – Si fa sentire l’effetto dei rincari sulla stagione turistica che segna un battuta di arresto della domanda che oscilla tra il 20 e il 30%. Gli italiani infatti sembrano essere meno interessati alle destinazioni nazionali, mentre si tengono d’occhio mete come Tunisia, Egitto e Spagna, ma anche nuove destinazioni come Montenegro e Albania.

Tra le destinazioni preferite per quanto riguarda i lunghi viaggi, troviamo in testa il Giappone, meta molto apprezzata a causa dello yen low cost e dei supersconti delle compagnie aeree del Golfo. L’andamento a due velocità rischia di avere un impatto sull’andamento del Pil.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha commentato la flessione congiunturale del pil affermando di confidare nel contributo del turismo e nella ripresa dell’industria. Al momento, per quanto riguarda il secondo trimestre il Pil è pari allo 0,3%.

Lalli: «Far fronte a una serie di sfide»

Più cauta Federturismo la quale sottolinea che nonostante il numero crescente di arrivi dall’estero, circa il +4%, questa estate non sarà caratterizzata dal tutto esaurito. Meta preferita la montagna, restano interessanti le Città d’arte italiane, ma l’emergenza ambientale ha avuto un ruolo molto importante. «Campanello di allarme che deve far riflettere» afferma Marina Lalli, presidente Federturismo.

Il 2023 sta mettendo alla prova l’intero settore turistico italiano. Dobbiamo fare fronte a una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico e l’inflazione, che stanno cambiando il volto del turismo. Nonostante tutto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di adattamento e resilienza. L’Italia rimane una destinazione turistica ineguagliabile e continueremo a lavorare per garantire che rimanga accessibile e accogliente per tutti», commenta Marina Lalli, sottolineando che l’inflazione ha eroso drasticamente il potere di acquisto dei turisti costringendo le aziende a rivedere al rialzo i prezzi.

Per Confcommercio stop turismo è “un rischio da evitare”

Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è fondamentale fermarsi a riflettere su quanto sta accadendo in merito alla frenata della domanda del turismo, soprattutto dopo che il consuntivo dei primi cinque mesi 2023 ha fatto segnare un aumento complessivo del 15% delle presenze turistiche. «Fondamentale evitare lo stop del turismo, promuovendo alleggerimenti fiscali e semplificazioni per controbilanciare le tensioni inflazionistiche e l’allarme ambiente».

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