Pnrr, Governo presenta proposta di revisione alla Commissione europea

 

 

Bruxelles, 7 Agosto 2023  – Oggi il Governo ha presentato alla Commissione europea una nuova proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che includerebbe anche tutto ciò che concerne il nuovo capitolo REPowerEU. A renderlo noto il ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr presieduto dal ministro Raffaele Fitto tramite una nota. “La Commissione valuterà la proposta di revisione nei mesi a seguire, sulla base del Regolamento sul dispositivo per la ripresa e resilienza”.

Le modifiche

Come confermato dalla stessa Commissione Ue, il Governo italiano ha proposto di rivedere 144 investimenti e riforme in merito alle sei aree tematiche del piano. Le modifiche riguardano digitalizzazione e competitività, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione e la salute. La proposta di modifica avanzata dal Belpaese si fonda in particolar modo sulla necessità del Governo di tenere conto dei recenti sviluppi in merito all’innalzamento dell’inflazione e ai vincoli della catena di approvvigionamento.

Valutazione positiva

Spiega Bruxelles che qualora il piano modificato soddisfi pienamente i criteri di valutazione tracciati dal Regolamento del Ricovery, “presenterà una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio modificata per riflettere le modifiche al piano italiano. Il Consiglio avrà quindi fino a quattro settimane per approvare la valutazione della Commissione”, sottolineando che “la dotazione dell’Italia nell’ambito del capitolo RePowerEu in termini di nuove sovvenzioni è di 2,76 miliardi di euro. L’Italia non ha proposto di trasferire fondi dalla Brexit Adjustment Reserve al suo piano di ripresa e resilienza”. Non ci sono notizie su altre richieste di prestiti da parte italiana.

Oggi incontro con Anci

Nel frattempo il ministro Raffaele Fitto incontrerà oggi pomeriggio l’Anci per cercare le risorse dove attingere, compresi i fondi europei per le Regioni, per trovare i 16 miliardi di euro necessari per i progetti che non sono rientrati nel Pnrr. Appuntamento fondamentale anche per placare le numerose critiche per la significativa rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Previsti  fondi per le periferie, il dissesto idrogeologico e la transizione green, un pacchetto da sedici miliardi di euro, tredici dei quali attesi dai Comuni.

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