Virgin Orbit, fallito il primo lancio spaziale

 

 

Londra, 10 Gennaio 2022 – Il primo tentativo di lancio del Regno Unito dal suolo inglese del razzo LauncherOne di Virgin Orbit, è fallito nella notte tra il 9 e il 10 gennaio. A darne l’annuncio è stata la stessa compagnia, come riportato dalla stampa locale, poco prima della mezzanotte, meno di un’ora dopo il lancio: “La missione è purtroppo fallita in quanto una anomalia, ancora non meglio precisata, al secondo stadio del razzo non ha permesso di raggiungere l’orbita prevista”.

Il Lancio

La Virgin Orbit ha utilizzato, per il lancio dall’aeroporto di Newquay in Cornovaglia, un jumbo jet Boeing 747 modificato con un vettore a propellente liquido, rilasciato dall’aereo a circa 10 km di quota. La prima parte della missione, lancio compreso, si è svolta correttamente tanto che il payload e il secondo stadio del razzo hanno formalmente raggiunto lo spazio.

Il guasto si è verificato durante la seconda fase, a diverse ore dall’inizio della missione, a causa di un problema non ancora individuato ma sul quale la Virgin sta indagando per fornire informazioni più dettagliate. Questo fallimento rappresenta un duro colpo per l’azienda, in parte di Richard Branson, le cui azioni sono calate del 30%, intenzionata a lanciare nell’orbita terrestre nove satelliti di produzione scozzese e gallese destinati ad uso militare e civile, dotati di tecnologie di monitoraggio degli oceani e navigazione satellitare.

Missione “Start Me Up”

Nonostante l’insuccesso Il Ceo di Virgin Orbit, Dan Hart ha dichiarato che nonostante i risultati ottenuti nell’ambito della missione non sono riusciti a fornire ai clienti un servizio efficiente e che «La natura di prima volta di questa missione ha aggiunto livelli di complessità che il nostro team ha gestito con professionalità; tuttavia, alla fine un guasto tecnico sembra averci impedito di consegnare l’orbita finale. Lavoreremo instancabilmente per comprendere la natura del guasto, intraprendere azioni correttive e tornare in orbita non appena avremo concluso un’indagine completa e un processo di garanzia della missione».

Un passo avanti importantesecondo l’Agenzia Spaziale inglese, soprattutto per lo sviluppo dello Spaceport Cornwall, ex pista di un’aeroporto commerciale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *