Usa 24, Trump e Biden conquistano il Super Tuesday

Washington, 6 Marzo 2024 – Il Super Tuesday, momento più importante per la corsa alla Casa Bianca (si vota in 15 Stati) ha rappresentato per Joe Biden e soprattutto per Donald Trump un vero e proprio successo, che li consacra come i rivali diretti per la sfida di novembre. Il presidente in carica ha conquistato 14 Stati: Colorado, Maine, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Virginia, Massachusetts, Alabama, Minnesota, Arkansas, California e Texas (i più grandi). Il tycoon invece 13.

 

Il caso delle Samoa

Unica eccezione, dove Biden ha perso è il caso delle isole Samoa, dove ad aggiudicarsi la vittoria è Jason Palmer, candidato alle presidenziali pressoché sconosciuto se non localmente, che ha ottenuto il 56% dei voti. Imprenditore cinquantaduenne ha lavorato presso aziende del calibro di Microsoft e come vicedirettore per l’educazione postsecondaria nella Fondazione di Bill e Melinda Gates. Su X a poche ore dal Super Tuesday aveva scritto che da tempo “Washington attende un presidente che sosterrà le Samoa americane

Biden: «Con Trump ritorna il caos»

Parlando poi del suo rivale diretto, Biden ha dichiarato che se Trump dovesse vincere le presidenziali, questo sarebbe per gli Usa un tornare indietro verso il caos. “Quattro anni fa” – si legge in una nota – “mi sono candidato a causa della minaccia esistenziale che Donald Trump rappresentava per l’America in cui tutti crediamo. Trump è mosso dal rancore e dall’inganno, concentrato sulla vendetta e la ritorsione, e non sul popolo americano”.

Trump: «Biden peggior presidente della storia americana»

Da a Mar-a-Lago Donald Trump dopo aver affermato che lo sfidante è il peggior presidente nella storia americana, ha espresso piena soddisfazione per il risultato ottenuto. «Si chiama Super Tuesday non a caso» – ironizza – «una serata formidabile che ci ha permesso di fare qualcosa in cui nessuno era riuscito prima e presto il partito Repubblicano sarà riunito». Affermazione che ha suscitato il dissenso di Nikki Haley, unica alternativa repubblicana al tycoon, che ha risposto tramite un comunicato, sottolineando che “l’unità non si ottiene con le parole, resta un ampio gruppo di elettori repubblicani profondamente preoccupati da Trump”.

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