Milano, 31 Agosto 2023 – Utile netto pari a 29 miliardi di dollari. Una cifra da record quella registrata da Ubs nel secondo trimestre del 2023, nonostante la perdita di circa 8,9 miliardi di franchi svizzeri della controllata Credit Suisse che ha portato al crollo di una parte delle sue attività, a causa delle incertezze sul futuro dopo l’acquisizione da parte di Ubs nel marzo di quest’anno.
Bloomberg: “5 miliardi di asset”
Come affermato anche da Bloomberg, il profitto di 29 miliardi è il risultato della differenza contabile tra il prezzo per l’acquisizione di Credit Suisse, pari a 3,8 miliardi, e il valore di bilancio della banca. Questo consente a Ubs di avere una cifra pari a 5 miliardi di dollari di asset dei suoi clienti.
Il futuro di Credit Suisse
Ubs spiega in una nota che grazie alla fusione con Credit Suisse, il gruppo bancario entro la fine del 2026 dovrebbe riuscire a risparmiare circa 10 miliardi, sottolineando poi l’intenzione di voler integrare completamente Credit Suisse in Svizzera tanto che il marchio della banca, una volta fiore all’occhiello, scomparirà definitivamente entro il 2025 con il passaggio dei clienti a Ubs. Alta l’attenzione dei sindacati e della politica, in articolare modo sul destino dei posti di lavoro.
Ermotti: «Onorati di questo compito»
Il ceo di Ubs, Sergio Ermotti, alle prese con una delle più grandi fusioni bancarie al Mondo, afferma che «questa combinazione rafforzerà il nostro status di società globale di primo livello, di cui il nostro mercato interno svizzero può essere orgoglioso». Inoltre aggiunge che la società è «onorata di questo compito e della responsabilità che ci è stata affidata». Risponde positivamente anche il mercato tanto che le azioni Ubs al momento sono salite del 30%, (da inizio anno), dato che la porta tra le migliori banche e il suo record è talmente importante da riuscire a surclassare anche i risultati record di JP Morgan nel primo trimestre 2021.