Turchia, ennesima scossa nel Paese

 

 

Roma, 27 Febbraio 2023 – Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.6 ha colpito alle 10:04, orario italiano, la provincia di Malatya, nel sud della Turchia, già duramente martoriato dalle scosse sismiche dello scorso 6 febbraio rispettivamente di magnitudo 7.8 e 7.6 che hanno devastato ben undici province turche e oltre 70 tra Città e villaggi nella vicina Siria.

Come diramato dall’Afad, l’agenzia turca per i disastri e per le emergenze, e riportato dall’agenzia Anadolu, l’epicentro è nel distretto di Yesilyurt, nel sud est della Città, dove le reti locali hanno diffuso immagini dei cittadini sconvolti che si riversavano in strada. Immediata la risposta dei soccorsi, soprattutto dopo il crollo di almeno 22 edifici e 69 feriti.

Oltre 50mila vittime

Da quanto la terra ha iniziato a tremare in Turchia e in Siria il bilancio delle vittime è salito drasticamente superando i 50mila decessi complessivi. Nella sola Turchia oltre 44mila morti e 114.834 feriti, mentre in Siria il bilancio è di oltre 6.700 persone, stando ai dati della Ong Osservatorio siriano sui diritti umani, il quale ha reso noto che a causa delle numerosissime scosse di assestamento che si sono verificate, circa 9.136, le autorità hanno evacuato le province di Kahramanmaras Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakır, Adana, Adıyaman, Osmaniye, Hatay, Kilis, Malatya ed Elazig.

Sezer: «Concentrati sulle macerie»

Il presidente dell’Afad, Yunus Sezer, preoccupato per la situazione che non sembra migliorare e dal numero crescente di sfollati che al momento sono oltre un milione mentre le persone evacuate sono 563mila, ha affermato che al momento si è concentrati «sulla rimozione delle macerie» e sul fornire assistenza alle migliaia di persone che in questa tragedia senza precedenti hanno perso tutto. Un lavoro difficile, rallentato e reso complicato dalle continue scosse di assestamento che da oltre una settimana non lasciano tregua al Paese.                                                                                             Dal bilancio di oggi non è ancora emersa nessuna vittima, ma la macchina della Protezione Civile locale, insieme agli aiuti giunti da vari Paesi, non si ferma.

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