Sanzioni, Mosca scocca una bella frecciata all’Italia

 

 

Roma, 7 Settembre 2022 – «L’inverno sarà lungo, gli italiani soffriranno. Le sanzioni di Ue e Usa portano Roma al suicidio economico: le imprese saranno distrutte dai “fratelli” d’Oltreoceano che pagano l’elettricità 7 volte meno», afferma il portavoce di Lavrov.

In Italia intanto diventa ufficiale il piano per contenere i consumi in inverno: 1 grado in meno e tempo ridotto d’accensione per le caldaie.

Dall’Unione europea arriva il price cap (tecnica di controllo dei prezzi dei beni e servizi offerti dalle public utilities): tetto al prezzo del gas solo sulla Russia o anche sugli altri Paesi produttori.

Il leader Russo tuona contro l’Occidente

Con riferimento alle sanzioni occidentali Putin, ha dichiarato – citato dall’agenzia Tass – che «è impossibile isolare la Russia. Mosca non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’Operazione speciale, ma ha anzi rafforzato la propria sovranità».

Per il leader russo «l’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente. L’alto livello di sviluppo industriale dell’Europa, il suo tenore di vita e la sua stabilità socio-economica sono stati gettati nella fornace delle sanzioni e sprecati su ordine di Washington per il bene della famigerata unità euro-atlantica».

«La Russia sta affrontando l’aggressione economica, finanziaria e tecnologica dell’Occidente. Sto parlando di aggressione, non c’è altra parola per definirla. La valuta e il mercato finanziario della Russia si sono stabilizzati, l’inflazione è in calo e il tasso di disoccupazione è ai minimi storici», ha elencato Putin. «Le stime e le previsioni sulle dinamiche economiche, anche da parte degli imprenditori, sono molto più ottimistiche rispetto all’inizio della primavera».

Pronto a limitare l’export

Putin ha anche dichiarato che: «Forse, dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti lungo la rotta fra l’Ucraina e l’Europa. Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdoğan. Dopotutto, siano stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini».

Il presidente russo incolpa le politiche occidentali per la crescente crisi alimentare e avverte di una catastrofe umanitaria senza precedenti. «L’impennata dei prezzi sui mercati globali potrebbe diventare una vera e propria tragedia per la maggior parte dei Paesi più poveri, che devono affrontare la carenza di cibo, di energia e di altri beni vitali».

Il leader russo ha sottolineato che «i Paesi più poveri stanno perdendo l’accesso agli alimenti essenziali perché il loro acquisto da parte dei Paesi sviluppati provoca un forte aumento dei prezzi. Se nel 2019, secondo le Nazioni Unite, 135 milioni di persone nel Mondo stavano vivendo una grave carenza di cibo, ora il loro numero è aumentato di 2,5 volte, fino a 345 milioni di persone. È semplicemente terribile».

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