Ryder Cup all’Europa, Usa battuti ancora nel Vecchio Continente

 

 

Roma, 1° Ottobre 2023 – Grazie a Tommy Fleetwood e il suo tocco vellutato alla buca 16, con la pallina che rotolava lentamente verso la storia, la Ryder Cup si conclude con il tripnfo del “Team Europa“. È il 32enne di Southport, nel Regno Unito, a conquistare il mezzo punto che per il Vecchio Continente si trasforma la certezza aritmetica di sollevare il trofeo con quasi 100 anni di storia incisa addosso: 16,5 a 11,5 il punteggio che sancisce la vittoria del Team di Luke Donald e dei vicecapitani Edoardo e Francesco Molinari, cinque anni dopo l’ultimo trionfo in Francia. Partivano da sfavoriti gli europei, e invece la sconfitta è tutta degli Usa, capaci di rimontare oggi 6 punti dopo i pesanti ko delle prime due giornate di gara, di minacciare il ribaltone senza però riuscire a mettere davvero in discussione il vantaggio e il trionfo del Vecchio Continente.

Rissa sfiorata per gesto inopportuno

Vincitori nell’ultima edizione disputata a Kohler, nel Wisconsin, ancora una volta hanno fallito l’appuntamento con la vittoria in terra europea che a questo punto manca dal 1993. D’altro canto sarebbe servito il più grande recupero della storia della manifestazione, mentre abbiamo avuto pure un briciolo di tensione per la rissa sfiorata tra McIlroy e un caddie di Cantlay, che nell’ultimo match di sabato sera aveva sventolato il cappellino contro gli avversari. Un gesto considerato di sfida e che ha provocato l’ira del Team Europa, ma anche dei tifosi, che hanno trascorso la giornata a punzecchiare lo statunitense sventolandogli a loro volta il cappellino sotto al naso.

Terza manifestazione al Mondo per importanza

Era solo il prologo. L’esultanza di Fleetwood a pomeriggio inoltrato è diventata infatti la stessa del pubblico che in questi giorni ha invaso il Marco Simone Golf&Country Club di Guidonia, a pochi km da Roma, il primo impianto italiano a ospitare la terza manifestazione al Mondo per importanza, dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio. C’è chi alza le braccia al cielo, chi batte il 5 con i vicini, chi invade il green e addirittura chi si tuffa nei laghetti, anche per dare finalmente sollievo al caldo estivo che ha accompagnato la Ryder Cup romana.

Ma se la sfida ha dovuto attendere l’ultima pallina in buca per andare in archivio, la festa va avanti con la cerimonia di premiazione e il capitano Luke Donald che solleva entusiasta il trofeo dorato, circondato dai suoi uomini. Poi la musica e i balli fanno da colonna sonora e sfondo al tramonto sul “Marco Simone” e al lento deflusso delle centinaia di migliaia di persone, 270mila in totale secondo le stime. Il popolo del golf che ha trovato casa a Roma. Il prossimo appuntamento con la Ryder Cup è in America a settembre 2025, esattamente sul green del Bethpage Black Course di Farmingdale, nello Stato di New York.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *