Kiev, abbattuti 13 droni russi

 

 

Roma 14 Dicembre 2022 – All’indomani della Conferenza di Parigi dove i leader mondiali hanno unito le forze per offrire supporto all’Ucraina, l’esercito russo continua ad attaccare con l’utilizzo di droni kamikaze. A Kiev alle 5 e 30 del mattino le sirene d’allarme hanno svegliato la città.

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto in totale 13 droni Shahed di produzione iraniana lanciati dal Mare d’Azov. In un primo momento Vitalii Klitschko, sindaco di Kiev ha parlato su Telegram di 10 droni abbattuti confermando l’attivazione dei servizi di emergenza. Colpito il distretto centrale di Shevchenkivskyi che ospita molte sedi del Governo e alcune agenzie, mentre alcune schegge hanno danneggiato due edifici amministrativi. Notizia confermata anche da Oleksiy Kuleba, governatore della Regione.

Il vice capo dell’Ufficio del presidente Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, riferisce il danneggiamento di un’abitazione nel villaggio di Vyshneve in seguito all’attacco. L’attacco segue le indiscrezioni dei media di ieri secondo cui Washington starebbe finalizzando un piano per inviare a Kiev i missili per la difesa aerea Patriot.

Attacchi pesanti a Nikopol e Marhanets

Nell’Ucraina meridionale l’esercito russo ha duramente bombardato le città di Nikopol e Marhanets, nella Regione di Dnipropetrovsk. A darne conferma il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform.

“I russi hanno attaccato tutta la notte il distretto di Nikopol con sistemi a lancio multiplo Grad e Uragan e con l’artiglieria pesante. Il nemico ha preso di mira due città, Nikopol e Marhanets. Più di 50 proiettili sono stati sparati contro le aree residenziali” come si legge sul comunicato diffuso tramite Telegram.

Zelensky: «aiuti per sminare il Paese»

Dopo essere intervenuto alla Conferenza di Parigi chiedendo 800 milioni di euro di aiuti da destinare al settore energetico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene al Parlamento norvegese per chiedere alla comunità internazionale di aiutare il Paese a rimuovere tutti gli ordigni esplosivi e le mine.

«Ad oggi» afferma Zelensky, «174.000 chilometri quadrati di territorio ucraino sono infestati da mine o altri ordigni inesplosi. Non c’è vera pace per nessun bambino che potrebbe morire a causa di una mina antiuomo russa nascosta».

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