Ita Airways, Lufthansa prepara la proposta

 

 

Roma, 18 Gennaio 2023 – La Lufthansa, principale compagnia aerea tedesca è pronta a scoprire le carte in tavola e avanzare la sua proposta di acquisizione di una quota di minoranza della Ita Airways mediante l’aumento di un capitale riservato che, secondo indiscrezioni, potrebbe aggirarsi tra il 35% e il 40%.

Per quanto riguarda il prezzo di acquisto, questo sarà definito in base al valore del patrimonio netto di Ita Airways, basandosi sui bilanci e sulle relazioni finanziarie intermedie a chiusura dell’esercizio.

Lufthansa potrebbe arrivare a 350 milioni

Nonostante alcune voci vedevano un probabile interesse verso Ita anche da parte di Air France, che però non ha mai avanzato offerte, Lufthansa è l’unica compagnia aerea che ha avuto accesso a tutta la documentazione relativa l’operazione di vendita, pertanto si esclude possano arrivare altre offerte all’ultimo.

Secondo l’agenzia Bloomberg, la compagnia tedesca potrebbe sborsare fino a 350 milioni di euro per una quota iniziale de 40%, andando oltre i 240 milioni previsti inizialmente, in una seconda fase potrà avanzare la proposta di acquisizione per la restante parte in possesso del Mef.

Come funziona

Una volta che la società interessata avanza la propria proposta, il Mef avvia una trattativa in esclusiva che si conclude con la firma di un protocollo d’intesa. L’ok finale però spetta all’Antitrust europeo che dopo una attenta analisi della documentazione darà il suo avallo. Questa procedura può, per la sua complessità, richiedere fino a 5 mesi.

Nonostante Lufthansa abbia parlato di garanzie e della possibilità di rinunciare all’acquisizione nel caso di problemi, non sembra che nel contratto ci siano tali richieste, che comunque potrebbero venire inserite al momento della redazione del protocollo d’intesa. Lo stesso vale per le cause dei lavoratori dell’ex Alitalia intentate contro la società: Lufthansa potrebbe richiedere di non farsene carico, qualora gli oltre 1.140 dipendenti dovessero vincere la causa e il tribunale gli dovesse riconoscere una continuità aziendale rispetto all’ex compagnia di bandiera in liquidazione, reintegrando in Ita questi lavoratori.

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