Impresa Tamberi: ai Mondiali di Atletica conquista la medaglia d’oro

 

 

Budapest, 22 Agosto 2023 – Gianmarco Tamberi è campione del Mondo nel salto in alto, mettendo così le mani sull’unica medaglia d’oro che mancava alla sua straordinaria collezione: arriva dopo il trionfo alle Olimpiadi (Tokyo 2021) e ai Mondiali indoor (Portland 2016), oltre che agli Europei all’aperto (Amsterdam 2016 e Monaco 2022) e in sala (Glasgow 2019).

In pedana Gimbo parte male ma poi va

Per quanto riguarda la gara, alla misura di 2,36 si decide la sfida con il marchigiano che supera la quota alla prima prova, mentre lo statunitense JuVaughn Harrison risponde al secondo tentativo per prendersi l’argento. Terzo posto con 2,33 al qatarino Mutaz Barshim, che aveva condiviso il titolo olimpico con l’azzurro. Al termine di una gara meravigliosa ed emozionante, acclamato dal tifo dei tanti spettatori italiani, l’anconetano delle Fiamme Oro torna a sfoggiare la mezza barba e al momento della presentazione allarga le braccia per rispondere al boato del pubblico.

Apre la gara con un errore piuttosto netto a 2,25 il capitano azzurro, ma si riscatta al secondo tentativo, e anche Barshim sbaglia in avvio. A questa misura si conclude la gara di Marco Fassinotti, dodicesimo con 2,20 alla seconda e tre nulli a 2,25. L’asticella sale a 2,29 con Tamberi che va a segno alla prima prova: applaude se stesso, non è soddisfatto come dimostra chiaramente la smorfia sul viso, ma è un salto comunque importante per indirizzare la serata nei binari giusti.

Sette atleti ancora in ballo: Harrison e Woo con ruolino immacolato, superano 2,29 alla prima anche Barshim, Tamberi, e Potye, con errori Zayas e McEwen. La sfida entra nel vivo: Tamberi riesce a centrare subito il bersaglio anche a 2,33 e impazzisce la curva azzurra, con Gimbo che fa segno di stare calmi e si installa al secondo posto provvisorio. Avanti anche Harrison, Barshim e Zayas alla prima, Potye alla seconda.

Il momento clou

Per le medaglie diventa decisivo 2,36: sbaglia Barshim, sbagliano gli altri al primo tentativo. Nelle mani di Tamberi c’è un possibile match point ed è splendido il salto dell’azzurro, che fa 2,36 alla prima e balza in testa alla classifica: due centimetri in più del primato stagionale, con una quota che non raggiungeva dalla magica notte di Tokyo (2,37). Risponde lo statunitense JuVaughn Harrison, al secondo ingresso in pedana, ma è l’unico a farcela: medaglia sicura, almeno d’argento, con Barshim che si mette al collo il bronzo a 2,33.

Entrambi i contendenti a 2,38 sbagliano due volte e non è disprezzabile il primo tentativo del marchigiano. Nell’ordine di salto, tocca per primo a Harrison che commette il terzo errore: Tamberi è campione del mondo. L’azzurro chiede 2,40, si gode la folla che lo acclama per il trionfo, passa sotto l’asticella e inizia a correre in pista, per liberare tutta la sua gioia. Ormai lo stadio è una bolgia e Gimbo in tripudio si butta in mezzo alla curva, osannato dai tifosi in visibilio, sulle note di “Notti magiche”. È nella leggenda dello sport italiano, veramente una festa meravigliosa.

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