Europa, in ripresa il mercato automobilistico

 

 

Roma, 19 Luglio 2023 – Il mese di Giugno segna per il mercato automobilistico dell’Europa Occidentale una crescita del +18,7% rispetto all’anno passato. É quanto riportato dai dati diffusi dall’Acea, associazione dei costruttori europei, secondo cui le immatricolazioni hanno raggiunto quota 1.265.678. Il primo semestre del 2023 chiude con 6.588.937, con un incremento del 17,6% sullo stesso periodo dell’anno scorso. Parlando invece di auto elettriche, le immatricolazioni sono state 158.252, il 16% in più rispetto a Giugno 2022, pari a una quota di mercato del 15,1% a fronte del 10,7%.

Male per l’Ungheria

Situazione inversa invece per quanto riguarda l’Ungheria, che registra un calo dell’1,4% sulle immatricolazioni, mentre la condotta generale dei mercati è positiva. Bene anche Germania con +24,8%, Spagna con +13,3%, Francia +11,5%) e Italia +9,1%. Nei primi 6 mesi del 2023, le nuove immatricolazioni di auto in Ue sono aumentate in modo significativo (+17,9%), raggiungendo il 5,4 milioni di unità.

Ripresa post pandemica

L’Acea attribuisce la ripresa del mercato dell’industria automobilistica europea a una situazione generale di miglioramento dopo le interruzioni e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori provocati dalla pandemia da Coronavirus, “tuttavia” – spiega l’associazione – “i volumi sono ancora inferiori del 21% rispetto al 2019”. La crescita nei primi mesi del 2023 ha interessato la gran parte dei Paesi europei, come Italia, Francia, Spagna e Germania, rispettivamente del 22,8%, del 15,3%, del 24,0% e del 12,8%. Per quanto riguarda le auto elettriche le immatricolazioni sono aumentate in tutto del 66,2%, con un aumento nei Paesi Bassi del 90,1%, in Germania del 64,4% e in Francia del 52%.

Quagliano: «ripresa modesta rispetto al 2019»

Per il presidente del centro studi Promotor Gian Primo Quagliano, nonostante questa sia l’undicesima crescita consecutiva per il settore, è ancora lontana dai dati del 2019, con un dato negativo del 21,8%. «Le ragioni sono attribuibili in minima parte alla crisi degli approvvigionamenti dei semiconduttori», spiega. «Il problema riguarda la domanda ed è legato alle modalità della transizione energetica. I concessionari segnalano che la ripresa iniziata nell’agosto 2022, è sostenuta dagli ordini accumulatisi per le difficoltà di fornitura delle case, ma l’afflusso di nuovi ordini langue. Gli automobilisti che hanno necessità di cambiare l’auto non sono intenzionati o non hanno la possibilità economica di acquistare un’auto elettrica, se pensano di acquistare un’ibrida o a benzina o diesel si chiedono quanto varrà quando dovranno sostituirla perché il procedere della transizione all’elettrico comporta una accelerata perdita di valore delle auto in circolazione».

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