Ecofin, i ministri cercano una soluzione unanime

 

 

Lussemburgo 4 Ottobre 2022 – Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, al suo arrivo all’Ecofin (Consiglio Economia e finanza) ha dichiarato: «Ho avuto l’opportunità ieri di spiegare alla Commissione e ai colleghi il nostro scudo protettivo ma c’è stato un malinteso. La nostra misura è mirata ed è pensata per il 2022, 2023 e 2024». Ha anche ribadito che il pacchetto di aiuti varato da Berlino «è proporzionato, se si considerano le dimensioni e la vulnerabilità dell’economia tedesca. Per questo insieme dobbiamo impegnarci per rafforzare i nostri acquisti comuni di energia sul mercato internazionale e riformare il nostro mercato elettrico».

Ecofin

Si è aperta a Lussemburgo la riunione dell’Ecofin sul tema energetico. Gli Stati dovranno decidere come finanziare REPowerEU, il pacchetto presentato a maggio per liberarsi dalla dipendenza dal gas russo, e come ripartire le risorse. La Commissione ha proposto di ridistribuire i prestiti non richiesti del Recovery Fund (circa 200 miliardi di euro) e di usare una parte delle quote sullo scambio di emissioni Ets della riserva di stabilità di mercato (altri 20 miliardi) ma non tutti i Paesi sono d’accordo.

«Oggi vogliamo fare progressi nel trovare una soluzione per distribuire i soldi tra gli Stati membri dal pacchetto RePowerEu. Questo li aiuterà a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e ci renderà più indipendenti e sempre più resilienti. È una delle priorità della Presidenza ceca», ha dichiarato il ministro delle Finanze ceco, Zbynek Stanjura, della presidenza ceca del Consiglio Ue.

«Discuteremo anche dell’impatto economico e finanziario dell’aggressione russa contro l’Ucraina, come l’inflazione elevata e gli alti prezzi dell’energia», ha aggiunto il ministro, continuando anche la discussione del Consiglio Energia di venerdì. I ministri delle Finanze dei 27 affronteranno anche il tema di come garantire l’aiuto finanziario di 9 miliardi di euro all’Ucraina: «in questo momento siamo ancora a corto di 3 miliardi di euro», ha spiegato il ministro ceco.

Sure

«La questione di una nuova emissione di debito comune sul modello del Sure richiede altre discussioni perché ci sono punti di vista diversi attorno al tavolo», ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. La proposta di creare un nuovo strumento simile al Sure è stata lanciata dai commissari europei per l’Economia e il Mercato interno, Paolo Gentiloni e Thierry Breton. «Quello che abbiamo fatto con Sure durante la pandemia» – ha spiegato lo stesso Gentiloni – «era una proposta interessante. E quel modello basato sui prestiti potrebbe essere realistico. Potrebbe evitare la frammentazione».

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