Caso Ilaria Salis, niente domiciliari

 

Budapest, 29 Marzo 2024 – È arrivata la sentenza del giudice ungherese con cui conferma che Ilaria Salis rimarrà in carcere per 13 mesi senza alcuna possibilità di domiciliari o braccialetto elettronico. Jozsef Sòs, questo il nome de giudice ritiene che la giovane sia pericolosa date le accuse mosse contro di lei, «tredici mesi non nono esagerati» ha affermato ritenendo persistente il pericolo di fuga.

Anche questa volta la giovane, accusata di aver aggredito lo scorso febbraio 2023 tre giovani presumibilmente vicini agli ambienti neonazisti, si è presentata in aula ammanettata mani e piedi e con una lunga catena tenuta da alcune guardie, affare che ha suscitato l’indignazione di numerose persone ricordando le lettere della Salis con cui denunciava le tremende condizioni della detenzione.

La famiglia si rivolge Quirinale

Mentre il legale della famiglia commenta la situazione come un trattamento inaccettabile», il padre, Roberto Salis, giunto in Ungheria per sostenere la figlia, dopo la sentenza ha rilasciato una intervista a La7 in cui con amarezza sostiene che il Governo non sia intervenuto come avrebbe dovuto «non so cosa farmene degli appelli del Governo» ha affermato ritenendo necessario appellarsi al capo dello Stato. «Non ho ricevuto nessuna chiamata dalle istituzioni italiane. Al processo c’erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza. Inutile stare a discutere in un Paese dove le leggi del diritto sono totalmente calpestate e inoltre le motivazioni del rifiuto da parte del giudice erano pronte prima dell’udienza». Al termine il padre ha accusato il Governo Orban che ha dato l’ennesima prova di forza mentre «il nostro Governo dovrebbe farsi un’esame di coscienza».

La reazione politica

La vicenda è diventata un caso politico tanto che l’opposizione si è schierata in sostegno della Salis mentre Elly Schlein, segretaria del Pd, parla di schiaffo irricevibile” e afferma che presenteranno ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

«I diritti dei detenuti vanno sempre rispettati» commenta il ministro degli Esteri Antonio Tajani che allo stesso tempo invita la politica e la stessa famiglia Salis a non strumentalizzare la vicenda politicizzandola sostenendo che non gioverebbe a Ilaria. «Lavorare per il cittadino e non trasformarla in una battaglia politica poiché non porterebbe a nulla».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *