Zelensky: «Su adesione Nato nessun compromesso»

 

 

Roma, 13 Luglio 2023 – «Esclusa ogni possibilità di un compromesso in merito all’ingresso dell’Ucraina nella Nato nell’ambito di possibili negoziati con la Russia sui territori». Sono queste le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportate dall’ Ukrainska Pravda all’indomani dell’ultima giornata del vertice Nato a Vilnius, di cui si è detto «molto soddisfatto per il risultato ottenuto».

«Non rinunceremo mai a nessuno dei nostri territori, e non li scambieremo con un conflitto congelato. Non accadrà mai», rassicura il presidente, «la mia posizione è chiara e nota a tutti i nostri partner».

“Una base di partenza sicura”

Zelensky ha sottolineato come mai prima d’ora il Paese sia riuscito ad avere una sicurezza tale in merito al percorso per entrare a far parte dell’Alleanza. “Si tratta di garanzie di sicurezza concrete”, scrive sul suo canale Telegram, “confermate dalle sette principali democrazie del Mondo e questo è il livello del G7”. Sostiene inoltre l’importanza, a questo punto, di costituire una nuova architettura vincolante giuridicamente in merito ai trattati bilaterali sulla sicurezza con i Paesi più potenti. “In questi giorni abbiamo messo a tacere ogni dubbio e ambiguità” riferendosi al fatto che nel corso del vertice i Paesi membri hanno espresso parere positivo per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato, mettendo a tacere i dubbi e le perplessità in merito.

Lavrov: «Notizie inaffidabili su negoziati di luglio»

Il ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov, come riportato dall’agenzia di stampa russa Tass ritiene che le notizie in merito alla possibilità di aprire i negoziati a luglio, siano inaffidabili: «Ci sono tutte le ragioni per credere che queste informazioni siano inaffidabili, dato l’ostinato desiderio di Kiev e dei suoi alleati occidentali di intensificare le ostilità». La questione ha inizio il 26 giugno scorso quando il canale televisivo tedesco Ard aveva parlato di possibili negoziati per porre fine al conflitto russo-ucraino, nel mese di luglio, ipotizzando un vertice internazionale richiesto da Kiev a cui avrebbero preso parte i diplomatici occidentali e quelli di Cina, India, Sud Africa e Brasile.

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