Zaporizhzhia, bombe russe a grappolo nella Regione

 

 

Roma, 8 Gennaio 2023 – Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione militare regionale, riferisce  Ukrinform, in un post ha dichiarato: “Il nemico russo ha sparato durante la notte bombe a grappolo alla periferia di Zaporizhzhia. I razzi hanno danneggiato magazzini e altre strutture”. Al momento non si registrano informazioni su eventuali vittime. L’uso di queste armi “proibite” è stato denunciato da Starukh, sul suo profilo Telegram che ha postato foto delle bombe.

Lartiglieria ucraina ha colpito e danneggiato anche una seconda centrale elettrica nella Regione del Donetsk occupata dai russi, secondo quanto scrivono vari media internazionali, fra cui Reuters e il Guardian, che citano le autorità filorusse locali. Dopo quella di Starobeshevskaya, in località Novyi Svit, centrata da missili, con due probabili vittime, anche la centrale di Zuhres.

007 britannici

Secondo il bollettino quotidiano del ministero della Difesa britannico “nelle ultime settimane i russi stanno lavorando a fortificazioni a difesa della Regione di Zaporizhzhia, da loro occupata, nel timore di un’offensiva ucraina”. In particolare, si legge, “le fortificazioni interessano le cittadine di Vasilyvka e Orikhiv, a ridosso della riva sinistra del fiume Dnipro. Secondo gli 007 britannici, i comandi russi temono prossime offensive di Kiev verso Zaporizhzhia o, a est, nella Regione di Lugansk, in Donbass. Ma in particolare nella prima uno sfondamento ucraino metterebbe in pericolo il ponte, già colpito e danneggiato, che collega la Crimea all’entroterra russo, mentre un’offensiva nel Lugansk minerebbe l’obiettivo di conquistare e annettere il Donbass. Quale delle due aree fortificare prioritariamente”, ipotizza Londra, “si presenta come un dilemma per chi programma la strategia bellica di Mosca.

Tajani

Il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, parla degli aiuti all’Ucraina. «Il sesto pacchetto di difesa è ancora da perfezionare, come previsto non ci sarà alcun invio prima di un’informazione al Parlamento. Stiamo discutendo anche con i francesi per perfezionare dal punto di vista tecnico l’invio di sistemi di difesa aerea che si basano su tecnologie congiunte fra Roma e Parigi. I colloqui con Washington sono costanti e normali, noi siamo un interlocutore importante, ma non si è parlato di armi”.

Secondo il titolare della Farnesina, «bisogna continuare a lavorare per la pace. Reali manifestazioni di aperture da parte russa non ci sono al momento”.

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