Xi Jinping a San Francisco per il vertice Apec

Washington, 15 Novembre 2023 – Il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, con al seguito il ministro degli Esteri, Wang Yi, e il membro del Comitato permanente dell’Ufficio politico centrale del partito comunista cinese Cai Qi, è atterrato nel pomeriggio di ieri (ora locale) a San Francisco per partecipare all’incontro dei leader dell’AsiaPacific Economic Cooperation (Apec) e al tanto atteso vertice CinaUsa dove incontrerà il presidente Joe Biden.

 

Lungo la strada che collega l’aeroporto all’hotel, come riportano alcuni media, molti cinesi e americani di origine cinese hanno accolto Xi Jinping chi in maniera favorevole chi mostrando cartelli che recitavano “Fine al Pcc” e “Hong Kong libera”.

Biden: «Sarà incontro costruttivo»

Il presidente Usa Joe Biden, come confermato dalla Casa Bianca, era in grande attesa di questo vertice con Xi, certo che l’incontro tra i due leader sarà costruttivo. Cosa confermata anche dall’incontro a Washington tra Antony Blinken, e il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, in occasione dei preparativi per il vertice.

L’incontro al G20

L’ultimo incontro tra i due leader risale al G20 di Bali dello scorso novembre dove concordarono di mantenere contatti regolari per migliorare i rapporto tra i due Paesi. Rapporti deteriorati dopo le accuse di Washington a Pechino di aver inviato un pallone spia sui cieli americani.

Biden inoltre lo scorso giugno, durante un evento, aveva appellato il leader cinese come “dittatore”, cosa non molto apprezzata dal rappresentante del gigante asiatico.

L’ultima visita di Xi Jinping negli Usa invece risale al 2017 quando incontrò a Mar-a-Lago l’ex presidente Donald Trump.

Molte le questioni sul tavolo del vertice

Come affermato dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, sul tavolo delle discussioni, i due leader affronteranno questioni di importanza strategica, sulle relazioni tra Cina e Usa e sugli sviluppi del conflitto in Medio Oriente e in Ucraina.

«Pechino» dichiara Ning, «auspica che Washington dia prova di rispettare le preoccupazioni della Cina e il legittimo diritto allo sviluppo».

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