Antitrust multa società energetiche

Roma, 15 Novembre 2023 – Diverse società energetiche sono finite nel mirino dell’Antitrust la quale ha emanato sanzioni per oltre 15 milioni di euro. Tra queste spuntano Eni Plenitude, Enel Energia, Acea Energia, Dolomiti Energia, Edison Energia e Iberdrola Clienti Italia.

 

Le accuse

Stando a quando spiegato dall’Antitrust tramite una nota, le società energetiche avrebbero adottato delle pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori fino a spingerli a accettare delle modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in netto contrasto con quanto stabilito dall’articolo 3 del Decreto Aiuti bis. La norma infatti stabilisce il divieto di aumento dei prezzi in un momento contraddistinto dal significativo aumento dei costi e da gravi criticità in tutto il settore energetico.

Raggiunto il massimo edittale

Particolare il caso di Enel per la quale, per la prima volta dalla modifica del Codice del Consumo si è applicato il massimo edittale (pena massima) per un totale di 10 milioni di euro di sanzioni.

Insieme a Eni, multata per 5 milioni, questa avrebbe modificato unilateralmente i prezzi di fornitura a circa quattro milioni di clienti sulla base delle delle clausole contrattuali che permettono alle società modificare le tariffe a proprio piacimento una volta raggiunti i termini dell’offerta.

Molti consumatori hanno denunciato di aver ricevuto gli aumenti dei prezzi pur non essendo a conoscenza di eventuali scadenze.

Le altre sanzioni

L’Antitrust ha disposto sanzioni per 560mila euro e 50mila euro rispettivamente per Acea e per Dolomiti, le quali non avrebbero rispettato lil preavviso di 90 giorni per le comunicazioni sulle variazioni dei prezzi; Segue Iberdrola multata di 25mila euro per l’invio di comunicazioni di risoluzione contrattuale nel caso di mancata accettazione di un nuovo contratto e infine Edison la cui pena ammonta a 5mila euro, minimo edittale per aver applicato l’incremento dei prezzi prima della scadenza delle tariffe prevista dal contratto.

Vignola: «Ottima notizia»

Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori, parla di importante successo e dichiara tramite una nota che “l’Antitrust ha accolto positivamente i nostri esposti e le tesi che abbiamo sostenuto fin dall’inizi: il preavviso di 90 giorni era obbligatorio, quindi tutte le comunicazioni mandate ai consumatori a partire dal 1° Maggio 2022 erano inefficaci e la variazione contrattuale, con il conseguente rincaro, illegittimo”.

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