Usa, marinai in manette: “Vendevano informazioni alla Cina”

 

 

Washington, 4 Agosto 2023 – Sono finiti in manette due membri della Marina Militare americana, accusati di aver compromesso la sicurezza nazionale per aver venduto alla Cina informazioni sensibili sulla difesa nazionale in cambio di pagamenti in contanti. A darne la notizia il Dipartimento di Giustizia Usa.

Le accuse

Nella giornata di mercoledì Fbi ha arrestato i marinai JinchaoPatrickWei, sottufficiale 22enne nato in Cina e naturalizzato americano lo scorso anno, e il 26enne Wenheng Zhao con le accuse di cospirazione e ricezione di tangente da parte di un pubblico ufficiale.

A quanto risulta Zhao avrebbe inviato a Pechino i piani operativi per un’esercitazione militare statunitense su larga scala nella Regione indopacifica, che descrivevano minuziosamente la posizione specifica e i tempi dei movimenti delle forze navali, degli sbarchi, delle operazioni marittime e del supporto logistico.

Estrada: «Ha tradito il suo Paese»

Il procuratore Martin Estrada sostiene che così facendo «Zhao ha tradito il giuramento di proteggere il nostro Paese e di sostenere la nostra Costituzione». «Zhao» – conclude il procuratore – «ha scelto di vendere i suoi compagni e il suo Paese».

Turner: «Cina compromette personale americano»

Il vicedirettore della divisione controspionaggio Fbi, Suzanne Turner ha dichiarato che «la Repubblica popolare cinese ha compromesso il personale arruolato per ottenere informazioni militari sensibili mettendo seriamente in pericolo la sicurezza nazionale degli Stati Uniti».

La risposta

Al momento la Cina nega ogni responsabilità e Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata a Washington ha dichiarato che «la Cina si oppone fermamente alla calunnia infondata e alla diffamazione da parte dell’America, che spesso lancia accuse infondate».«Spesso» – evidenzia Pengyu – «il Governo e i media americani hanno pubblicizzato casi di spionaggio legati alla Cina».

Grossman: «Pronti ad agire»

Quando un soldato o un marinaio mette davanti al proprio Paese i soldi, «vendendo in un ultimo atto di tradimento informazioni sensibili, bisogna essere pronti ad agire» afferma il procuratore americano Randy Grossman.

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