Unione europea e Russia, rapporti sempre più in salita

 

 

Bruxelles, 1 Maggio 2021- Mosca annuncia che il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, e la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, non potranno fare ingresso in territorio russo. Le tensioni tra Unione europea e Russia, inevitabilmente, peggiorano. Quella russa è una rappresaglia contro le sanzioni adottate da Bruxelles lo scorso marzo contro quattro funzionari russi legati all’arresto del blogger Aleksei Navalny. Risultante la voce più forte in grado di levarsi contro il potere di Vladimir Putin. Secondo Mosca, l’Ue “ignora” le proposte russe per risolvere i punti di attrito in un dialogo “aperto e professionale”.

Gli altri funzionari sanzionati, a cui è stato impedito l’ingresso in Russia, sono Ilmar Tomusk, capo dell’Ispettorato linguistico dell’Estonia, Ivars Abolins, presidente del Consiglio nazionale per i media elettronici della Lettonia. Inoltre, Maris Baltins, direttrice del Latvian State Language Center, Jacques Maire, un legislatore francese che è anche membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Ma anche il procuratore capo di Berlino Jorg Raupach e Asa Scott, capo della divisione difesa e sicurezza chimica e biologica presso l’Agenzia svedese per la ricerca sulla difesa.

Il presidente Sassoli

In un twett Sassoli non appare per niente intimidito dall’accaduto. “A quanto pare, non sono il benvenuto al Cremlino? Lo avevo sospettato un po’… Nessuna sanzione o intimidazione fermerà il Parlamento europeo o me dalla difesa dei diritti umani, della libertà e della democrazia. Le minacce non ci zittiranno. Come scrisse Tolstoj, non c’è grandezza dove non c’è verità”.

Solidarietà

La mossa del Cremlino scatena una valanga di critiche e la condanna dalle forze parlamentari è unanime.

Il presidente dell’Europarlamento, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ha definito “un’azione inaccettabile” quella di Mosca, senza alcun fondamento giuridico. “L’Ue si riserva il diritto di adottare misure appropriate in risposta alla decisione delle autorità russe”, hanno riferito i tre leader in una nota congiunta.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha parlato di «gesto di ostilità incomprensibile», mentre il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha definito i divieti «tanto ingiustificati quanto inutili».

Nei giorni scorsi l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell aveva avvertito l’Europarlamento a prepararsi «a una fase lunga e difficile nei rapporti con Mosca». «Il nostro rapporto con la Russia continua a deteriorarsi», ha affermato Borrell parlando alla plenaria mercoledì, «le nostre relazioni sono al punto più basso» e «non si può escludere che la tendenza negativa prosegua».

L’ex premier belga, Guy Verhofstadt, ha invitato l’Ue a «andare oltre le sanzioni simboliche e colpire gli oligarchi» vicini a Putin. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso «piena solidarietà». Per il segretario del Pd, Enrico Letta, la mossa russa è «un atto di ostilità senza precedenti».

Condanne a Mosca e solidarietà a Sassoli sono arrivate anche dalle delegazioni di Lega, M5s ed Ecr, così come dai principali gruppi Ppe e S&d.

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