Ue avanza proposta tassazione ultra-ricchi

 

 

Bruxelles, 14 Marzo 2023 – Sono circa 130 gli eurodeputati che hanno avanzato una proposta di legge che consentirebbe di applicare delle tassazioni su scala internazionale nei confronti degli ultraricchi “per contribuire finanziariamente agli investimenti necessari per la transizione ecologica e sociale”.

La petizione

Aurore Lalucq europarlamentare di Socialisti e Democratici e l’economista esperto di evasione fiscale e tassazione dei redditi elevati Gabriel Zucman, promotori della petizione in una intervista rilasciata al quotidiano francese Le Monde, hanno spiegato che la proposta punta all’inserimento di una tassazione sulla ricchezza dei così detti ultra-ricchi a livello internazionale, “per ridurre le disuguaglianze e contribuire finanziariamente agli investimenti necessari per la transizione ecologica e sociale”. Nell’intervista menzionano anche il filantropo e magnate Elon Musk che nel 2018, quando era l’uomo più ricco del Mondo, non avrebbe pagato un centesimo di tasse federali, mentre 370 famiglie benestanti francesi, hanno pagato solo il 3% di tasse.

Il nuovo sistema controfirmato per la prevalenza da eurodeputati Verdi e di sinistra, e da alcune Ong internazionali, consisterebbe in una imposta pari all’1,5% per i patrimoni di almeno 50 milioni di euro, ma la percentuale esatta ancora deve essere stabilita in maniera “democratica e collettiva”.

Come per le multinazionali

L’iniziativa prende spunto dalla tassazione già approvata dall’Unione europea, che entrerà in vigore dal 2024, nei confronti delle multinazionali, comprese quelle la cui casa madre si trova fuori dall’Ue, un fatturato superiore ai 750 milioni di euro le quali dovranno versare nelle casse dello Stato una aliquota minima del 15%, garantendo un gettito annuo pari a 70 miliardi euro in più per tutti i Paesi dell’Unione e l’addio a tutti i paradisi fiscali per le Big. Per l’Italia il gettito sarà circa di 3 miliardi di euro. «Una vittoria per l’equità, una vittoria per la diplomazia e una vittoria per il multilateralismo. La Commissione europea non ha mai rinunciato a questo accordo e sono orgoglioso di vederlo diventare realtà», aveva commentato il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni.

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