Auto, Salvini: «No passaggio immediato all’elettrico»

 

 

Strasburgo, 14 Marzo 2023 – «Solo elettrico significa fare un regalo alla Cina, licenziare in Italia e in Europa, non aiutare l’ambiente». Queste le parole del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al termine di una riunione con i ministri omologhi di alcuni Paesi Ue in materia di auto termiche. «La transizione ecologica è fondamentale ma non va avanti a colpi di multe, divieti, obblighi e penalizzazioni. Viva la transizione ma accompagnata, incentivata, spiegata, non imposta per legge da Bruxelles dalla sera alla mattina» conclude, sottolineando la necessità e l’importanza di salvaguardare i posti di lavoro e le imprese, e sostenendo che l’Europa dovrebbe puntare sui biocarburanti.

Rivedere il regolamento Euro 7

L’incontro promosso dal ministro dei trasporti ceco Martin Kupka ha visto la partecipazione dei ministri omologhi di Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Italia, Romania, Ungheria, Portogallo e Slovacchia, tutti uniti per chiedere all’Europa di rivedere il regolamentoEuro 7” che imporrebbe uno stop ai motori termici entro il 2035 e che ha suscitato numerose critiche per la chiusura della Commissione sulla questione e alcune perplessità sul “dossier CO2” sostenute anche dal vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. Secondo quanto riportato dal Mit le parole di Salvini avrebbero trovato il sostegno di Berlino e Varsavia, che “viaggiano in perfetta sintonia con Roma”.

«L’elettrico in questo momento costa di più e nel suo ciclo completo inquina anche di più. Non possiamo passare dal gas russo all’elettrico cinese tout court», afferma Salvini ai microfoni di Radio24.

Breton: «Ancora nessuna decisione»

Qualche giorno fa in una lunga intervista all’emittente francese BfmTv, il commissario Ue all’Industria, Thierry Breton aveva affermato che al momento «la Commissione non ha preso nessuna decisione in merito allo stop dei motori a benzina e diesel entro il 2035, pertanto le case automobilistiche dovrebbero continuare con la regolare la produzione».

Inoltre ha voluto sottolineare che in ogni caso il passaggio all’elettrico non riguarderà «tutto il Pianeta. Siamo 440 milioni di abitanti nell’Unione europea, su un Pianeta che presto sarà di 9 miliardi di abitanti, e tutti i Paesi non diventeranno elettrici contemporaneamente, siano essi in Africa, in Sud America, in India. Nel 2035 ancora ci sarà ancora il 70% dei motori termici».

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