Disturbi alimentari in crescita tra i più piccoli

 

 

Roma, 15 Marzo 2023 – Oggi si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. In particolare: anoressia, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata “binge eating”, sono un problema di sanità pubblica e oggetto di attenzione sanitaria e sociale per la loro diffusione. Il grande problema è la fascia d’età in cui i disturbi alimentari si manifestano, secondo il ministero della Salute, si parla anche di bambini di 8-9 anni. La popolazione femminile risulta la più colpita con una media di circa 9 a 1 rispetto ai maschi, anche se il numero di questi ultimi è in aumento soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.

“Questi disturbi” – secondo il ministero della Salute – “se non diagnosticati e trattati precocemente, aumentano il rischio di complicanze organiche rilevanti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) con rischio di cronicizzazione e anche, nei casi più severi, di mortalità, in particolare per quanto riguarda l’anoressia”.

I dati più recenti relativi alla Survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)” finanziato dal ministero della Salute e conclusosi a febbraio 2021, hanno mostrato un aumento della patologia diffuso in tutto il territorio nazionale di quasi il 40% rispetto al 2019 e la difficoltà di accesso alle cure in molte Regioni italiane, con gravi conseguenze sulla prognosi.

A chi ci si può rivolgere

Il ministero della Salute ha redatto alcuni documenti di indirizzo per fornire strumenti pratici per la gestione delle persone affette da disturbi dell’alimentazione e l’invio ai centri di cura più appropriati. A questo scopo è stata costruita una piattaforma interattiva, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss), costantemente aggiornata, dove sono censiti tutti i centri dedicati alla cura dei disturbi alimentari. Il fine è quello di garantire ai cittadini affetti da tali patologie e alle loro famiglie i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell’intervento.

I dati del censimento diffusi in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla indicano 126 strutture sparse su tutto il territorio nazionale, di cui 112 pubbliche (appartenenti al Servizio sanitario nazionale – Ssn) e 14 appartenenti al settore del privato accreditato: 63 centri al Nord (di cui 20 in Emilia Romagna) 23 al Centro Italia e 40 tra Sud e Isole.

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