Ucraina, le truppe si ritirano da Severodonetsk

 

 

Roma, 24 giugno 2022 – A rendere noto il ritiro delle truppe ucraine da Severodonetsk è stato il governatore della Regione Sergiy Gaiday con un annuncio su Telegram.

“Le forze armate ucraine dovranno ritirarsi da Severodonetsk. Hanno ricevuto l’ordine di farlo”.

Da settimane ormai la battaglia è diventata una guerra di logoramento per i due eserciti che hanno, ad oggi, subito molteplici perdite.

Sergiy Gaday

Per il governatore l’esercito ucraino ha respinto un attacco nella periferia meridionale di Lysychansk, ultima città controllata dall’Ucraina nella Regione di Lugansk.

La vicina Borivske sarebbe stata rasa al suolo da alcuni attacchi aerei. Mentre a Borivskyi non avrebbe avuto successo un attacco di fanteria russo.

Il numero dei morti sta crescendo e non ha senso difendere postazioni indifendibili“, riferisce Sergiy Gaday.

Il ritiro delle truppe consente all’esercito russo di prendere, di fatto, il controllo sulla città chiave del Donbass.

Serhiy Haidai

Secondo l’agenzia ucraina Interfax, il capo dell’amministrazione militare di Luhansk, Serhiy Laidai, avrebbe dichiarato che «Le truppe si trovano da mesi in posizioni disgregate. Stare lì solo per esserci non ha senso. Continua a crescere il numero dei morti nei territori fortificati e per questo a Severodonetsk le truppe hanno ricevuto l’ordine di ritirarsi».

Dmytro Kuleba

Il ministro degli Esteri Kuleba sostiene che solamente la vittoria militare di Kiev porterà Mosca al tavolo dei negoziati. Solo «Le armi garantiranno la via diplomatica».

Intervistato dal Corriere della Sera ha citato la recente visita di Draghi, Macron e Scholz, sostenendo che «Questa guerra non riguarda esclusivamente le famiglie e le case ucraine, ma anche quelle europee. Per Kiev è ancora valida l’offerta di un summit Putin-Zelensky».

La visita è stata un tassello chiave per la candidatura dell’Ucraina nell’Unione europea. Fondamentale per Kuleba «Il presidente francese Emmanuel Macron ha svolto un ruolo molto importante. L’elenco degli scettici era noto da molto tempo: i Paesi Bassi, la Danimarca, la Svezia, il Portogallo. La Germania era in questo gruppo».

Nuove armi dagli Usa

Il presidente Zelensky si dice soddisfatto alla notizia che gli Stati Uniti invieranno nuove armi agli ucraini. Ma soprattutto ha gioito per il via libera dell’Ue alla candidatura dell’Ucraina e della Moldavia come membri dell’Unione. «Una delle decisioni più importanti per l’Ucraina in tutti i 30 anni di indipendenza del nostro Stato».

Allarme sanitario da Mariupol

A dare l’allarme di un possibile rischio epidemiologico è stato il il sindaco Vadym Boychenko: «La città di Mariupol è invasa da circa 9000 tonnellate di spazzatura indifferenziata e le condizioni igienico sanitarie sono precarie. Manca acqua potabile e fognature funzionanti. Si stanno diffondendo malattie infettive e non escludo colera e dissenteria. Per i residenti Mariupol si sta trasformando in un ghetto».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *