Ucraina, allarme aereo in tutte le Regioni

 

 

Roma, 29 Dicembre 2022 – L’esercito russo ha lanciato circa 120 razzi contro l’Ucraina per “distruggere le infrastrutture critiche e fare stragi di civiliha riferito Mykhailo Podolyak, consigliere capo dell’ufficio presidenziale a Kiev.

Per l’aeronautica militareil nemico, dopo una notte di attacchi con i droni, sta attaccando l’Ucraina da varie direzioni con missili lanciati da aerei e da navi”. Gli allarmi aerei hanno risuonato da Kiev a Kherson, fino ad Odessa, Leopoli, Kharkiv e Sumy. Forte preoccupazione da parte del capo dell’amministrazione regionale di Odessa, Maksym Marchenko, che invita la popolazione a rimanere nei rifugi.

Il primo attacco

L’esercito ucraino ha denunciato che un primo attacco si sarebbe verificato durante la notte mediante alcuni droni che i russi dichiarano essere kamikaze Shahed di origine iraniana, anche se non ci sono conferme da parte di Teheran. Questi, secondo l’agenzia di stampa ucraina Unian, si sono diretti verso Nikolaev, Zaporizhzhia, Dnipro, Kharkiv e Poltava.

Missili dal Mar Nero

Il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih, riferisce che i missili partono da navi nel Mar Nero. Mentre Oleksiy Arestovych, consigliere presidenziale, comunica tramite Facebook l’arrivo, in diverse ondate, di oltre 100 missili sul Paese, l’amministrazione di Kiev cerca di rassicurare la popolazione riferendo che i sistemi di difesa dell’Ucraina stanno funzionando.

Budanov: «Una fase di stallo»

Kyrylo Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, intervistato dalla Bbc afferma che allo stato attuale «I combattimenti in Ucraina sono a un punto morto poiché Ucraina e Russia non possono fare progressi significativi. La situazione è semplicemente bloccata».

Mosca: “No” alla formula di pace di Zelensky

Gli attacchi missilistici seguirebbero le dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov sul rifiuto della Federazione Russa della formula di pace avanzata del leader ucraino Zelensky. «È ovvio che Kiev non è pronta al dialogo» afferma il ministro. «Proponendo ogni sorta di idee e “formule di pace”, il presidente ucraino nutre l’illusione di ottenere, con l’aiuto dell’Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo delle Regioni del Donbass, della Crimea, di Zaporizhzhia e Kherson, il pagamento dei danni dalla Russia, l’ammissione di colpa nei tribunali internazionali». Conclude affermando che «Certamente non parleremo con nessuno in questi termini».

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