Lavrov: «Usa vuole uno scontro più duro»

 

 

Roma, 27 dicembre 2022 – «Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per rendere il conflitto in Ucraina ancora più violento». Queste le dichiarazioni del ministro degli Esteri Sergej Lavrov intervistato dalla Tass.

«Non è un segreto» afferma il ministro, «che l’obiettivo strategico degli Usa e dei loro alleati della Nato sia quello di ottenere una vittoria sulla Russia sul campo di battaglia per indebolire o addirittura distruggere il nostro Paese. I nostri avversari faranno di tutto per raggiungere questo obiettivo. Le azioni dei Paesi dell’Occidente e del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, da loro controllato, confermano la natura globale della crisi in Ucraina».

Mosca-Washington, relazioni difficili

Secondo Lavrov il canale di dialogo tra Mosca e Washington è compromesso data la posizione americana sul conflitto in Ucraina e per la linea della Casa Bianca e del presidente Joe Biden particolarmente anti-russa che assume toni sempre più marcati.

Una «fase di stallo» per il capo della diplomazia del Cremlino che afferma come la Russia non svaluta mai le relazioni intergovernative agendo per reciprocità.

Tajani: «Putin, parole ma non fatti»

All’indomani delle dichiarazioni del presidente Vladimir Putin a Rossiya1 in merito all’essere pronti a negoziare, il ministro degli Esteri Antonio Tajani si interroga sulla sincerità di tali affermazioni che si discostano di molto dai fatti riferendosi ai bombardamenti avvenuti alla vigilia di Natale. «Un segnale» dichiara, «potrebbe arrivare dalla gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia».

Scontri nel Donbass più intensi

«Gli occupanti usano tutte le risorse in loro possesso» afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un discorso televisivo, in merito alla difficile situazione della prima linea nelle Regioni orientali di Bakhmut, Kreminna e altre zone nel Donbass, teatri di scontri sempre più violenti. Per Pavlo Kyrylenko, governatore regionale di Donetsk, più del 60% delle infrastrutture a Bakhmut è stato distrutto a seguito degli intensi scontri.

Nonostante la difficile situazione, per Sergiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina,  l’esercito russo, soprattutto a Bakhmut, sta subendo numerose perdite.

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