Ubs, il fondo sovrano norvegese è il maggior azionista

 

 

Milano, 12 Settembre 2023 – Mentre Ubs, la banca elvetica leader nella gestione dei patrimoni privati, è alle prese con la difficile operazione di convincere i suoi investitori della recente acquisizione della rivale Credit Suisse, costata allo Stato 3,4 miliardi di dollari e che ha rappresentato la più grande fusione bancaria dal 2008, il fondo sovrano norvegese (Norges Bank Investment Management) che con i suoi 1.400 miliardi di dollari è il più grande fondo al Mondo, ne è diventato il maggiore azionista. I gestori dei fondi infatti al momento si concentrano su quando Ubs riavvierà i rendimenti per gli azionisti.

Superato il 5%

Dopo circa 20 anni nella top ten degli azionisti di Ubs, il fondo sovrano norvegese è riuscito questo mese a superare il 5% delle partecipazioni, riuscendo addirittura a surclassare gli investitori americani Dodge & Cox, società di fondi comuni di investimento e la Blackrock, la più grande società di investimento al Mondo. Inoltre Il fondo era anche uno dei primi dieci investitori di Credit Suisse all’epoca del crack di proporzioni storiche, ma ha venduto la sua quota di partecipazione, dopo aver votato contro quasi tutto il consiglio di amministrazione della banca.

Tangen: «Bene la mossa di Governo per salvare Credit Suisse»

L’amministratore delegato del fondo sovrano norvegese, Nicolai Tangen, dopo all’accordo di acquisizione da parte di Ubs, in una intervista alla testata svizzera Finews ha affermato che il Governo svizzeroha fatto i giusti passi per tentare di salvare Credit Suisse, evitando così una situazione impossibile da controllare sia sulla piazza affari svizzera che globale”.

La lungimiranza di Kelleher

Il nuovo presidente di Ubs, Colm Kelleher, dalla sua elezione ha sempre cercato di acquisire i gestori di fondi attivi, specialmente americani per colmare il divario di valutazione della banca rispetto alle concorrenti di Wall Street. Intenzioni percepite anche nella lettera diffusa in seguito all’acquisizione in cui spiega di voler creare un istituto finanziario integrato solido e che guarda al futuro.

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