Taiwan, continuano le provocazioni della Cina

 

 

Taipei, 26 Dicembre 2022 – Dalla visita nel mese di agosto della Speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi a Taiwan la tensione con la Cina è in costante aumento. Soprattutto dopo che il Congresso Usa ha approvato il National Defense Authorization Actche che prevede l’invio di un consistente pacchetto di aiuti militari per l’isola.

Il ministero della Difesa di Taiwan ha infatti denunciato che circa 71 aerei da combattimento cinesi sono entrati nell’area di difesa aerea oltrepassando la “linea mediana dello Stretto”, una sorta di “zona cuscinetto” anche nei punti in cui questo si restringe: manovra utilizzata raramente, ma che vuole lanciare un chiaro messaggio. Per le fonti locali si tratta della terza incursione più grande mai condotta, alla quale hanno preso parte 12 caccia J-12, 18 J-16 e sei dei velivoli più avanzati: i caccia SU-30.

La conferma ufficiale

Per la prima volta il Governo cinese ha ufficializzato le esercitazioni, senza scendere nei dettagli, sostenendo che queste siano in risposta ad alcune provocazioni, dichiarandosi però “fortemente insoddisfatti e decisamente contrariati” dei recenti pacchetti di aiuti approvati da Washington, che rappresentano una minaccia alla tranquillità e alla stabilità dello Stretto di Taiwan.

L’isola inoltre è considerata dal Governo cinese una provincia ribelle che “deve tornare alla madrepatria” per rimarginare una frattura risalente alla Guerra civile del 1949. Una questione delicata che lo stesso presidente Xi Jinping vuole chiudere nel prossimo futuro, anche se solo l’11% degli isolani è concorde.

Potenziare le difese

Tsai Ing-wen, prima donna a ricoprire la carica di presidente della Repubblica di Cina (Taiwan), paragonata da alcuni a Hillary Clinton o a Angela Merkel, ha convocato a Taipei una riunione del consiglio di Sicurezza nazionale per discutere in merito al rafforzamento dei sistemi militari di difesa e al prolungamento del servizio militare, che al momento è di quattro mesi.

Joseph Wu, ministro degli Esteri di Taiwan, intervistato recentemente dal Guardian mantiene alta l’allerta affermando che «La minaccia di un attacco militare sta diventando sempre più seria».

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