Sicurezza stradale, comportamenti lontani dagli standard

 

 

Roma, 18 Maggio 2021 – L’Istituto superiore di Sanità ha condotto delle interviste in Italia sulla sicurezza stradale

Frequenza di utilizzo dei dispositivi in auto e moto

L’uso della cintura di sicurezza anteriore è abbastanza diffuso, anche se lontano dalla copertura totale richiesta dalla legge. Nel quadriennio 2016-2019 è stata usata sempre dall’85% degli intervistati che hanno viaggiato in auto come guidatori, o come passeggeri sul sedile anteriore. Al contrario, l’uso della cintura posteriore è molto meno frequente. Solo poco più del 23% degli intervistati ha dichiarato di indossarla sempre.

L’uso del casco in moto sembra invece una pratica consolidata. Circa il 96% degli intervistati, che nei 12 mesi precedenti l’intervista hanno viaggiato su una moto come guidatori o passeggeri, dichiara di averlo indossato sempre.

Regioni meridionali in fondo alla classifica

Tuttavia questi dati sono valori medi nazionali, mentre le differenze geografiche sono ampie e significative. Infatti, disegnano un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni meridionali sia per l’uso delle cinture in auto che del casco in moto.

Il trend temporale mostra miglioramenti nell’uso della cintura anteriore e posteriore e in quella del casco a livello nazionale. Tuttavia è da segnalare che nelle Regioni meridionali si registra solo un’evoluzione dell’uso del casco. Mentre non si osserva alcun cambiamento nell’uso della cintura anteriore e si registra persino una riduzione nell’utilizzo delle cinture posteriori.

Generalmente i dispositivi di sicurezza stradale vengono impiegati con meno frequenza dalle persone più svantaggiate, per istruzione e/o per reddito o tra i più giovani. Differenze di genere significative si notano solo per quello della cintura anteriore a sfavore degli uomini. I cittadini stranieri sembrano utilizzare più degli italiani le cinture in auto, sia anteriori che posteriori, ma meno il casco in moto.

Seggiolini e/o adattatori

A partire dal 2011 la sorveglianza Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia (Passi) indaga anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Nel quadriennio 2016-2019 quasi 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza. Fra i residenti in alcune Regioni meridionali questa quota raggiunge quasi il 35%.

Il non utilizzo, o l’utilizzo inadeguato dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone socialmente svantaggiate, per difficoltà economiche o istruzione. Fra coloro che viaggiano con bimbi più grandi (2-6 anni), soprattutto fra coloro che, alla guida o come passeggeri, violano l’obbligo dell’uso delle cinture di sicurezza per sé stessi.

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