Scarsità di dosi, protagonista sempre AstraZeneca

 

 

Roma, 7 Aprile 2021 – AstraZeneca rinvia un’altra consegna di dosi all’Italia. Quindi di nuovo tante le disdette degli appuntamenti e la scarsità di dosi ad Aprile. Meglio, invece, Pfizer, che fa registrare il maggior carico con 1,5 milioni di dosi che verranno consegnate alle Regioni.

Dati positivi e negativi

Unica notizia positiva è il superamento della soglia dei 3 milioni di guariti. 3,5 milioni sono, invece, i vaccinati con due dosi, quasi 8 milioni quelli che hanno ricevuto almeno una dose.

Resta alto il numero di decessi, 421 nelle ultime 24 ore, mentre i meno di 8 mila positivi sono dovuti ai pochi test effettuati. Infatti, nel weekend di Pasqua c’è stato un calo drastico, con il minimo di tamponi fatti da  gennaio (quando si iniziarono a contare anche gli antigenici), 216 mila circa in 2 giorni. Anche le somministrazioni calano, appena 255 mila.

Imparare dagli altri Paesi

Il Regno Unito è riuscito ad abbattere casi e decessi negli ultimi 2 mesi e ha vaccinato il 47% della popolazione con almeno una dose. Ma fanno ancora tantissimi tamponi. 1,5 milioni al giorno contro i 250 mila italiani. Quindi, anche quando si raggiungerà un numero sufficiente di immunizzati bisognerà testare quante più persone possibile e mantenere alcune misure.

Il caso dell’Ungheria nell’Ue è un monito: ha vaccinato il 34% degli abitanti usando addirittura 8 vaccini (4 approvati in solitaria), ma il 31 marzo ha avuto 302 morti, il massimo in un giorno da inizio crisi, per aver riaperto tutto senza screening.

Percentuali di vaccino somministrate

Secondo il database del ministero della Salute in Italia è stato somministrato a oggi il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate). Mentre per Moderna la percentuale scende al 50% (658.403 su 1.328.200). Pfizer ha invece una percentuale di somministrazione del 96%, (8.375.625 su 8.709.480). In totale nel Belpaese su 14.136.480 dosi dei tre vaccini arrivate sono 11.252.066 le somministrazioni , circa l’80%.

Le persone non vogliono AstraZeneca

Si fa più consistente il sospetto che per AstraZeneca pesi la diffidenza popolare. A Napoli centinaia di persone hanno chiesto direttamente al centro vaccinale di cambiare con Pfizer, ritardando le somministrazioni.

Inoltre il 20-30% dei prenotati con AstraZeneca non si presentano all’hub di Cagliari, soprattutto docenti scolastici, in una regione tra le peggiori per performance, che a Pasqua ha vaccinato appena 39 persone.

Per AstraZeneca c’è anche un giallo nel Lazio. Il quale contesta di aver ricevuto 98 mila dosi come invece indicato nel contatore nazionale. Il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo ha risposto che la destinazione sono forze dell’ordine, forze armate e Protezione civile. Sempre questa Regione denuncia un taglio del 50% nella consegna del vaccino anglo-svedese prevista per il 14 aprile. Ma in questo caso si tratta di un rinvio al 16 e al 23, con gli altri arrivi, precisa la struttura governativa guidata dal generale.

Gli 8 milioni di dosi previste in Italia in questo mese non saranno sufficienti a vaccinare 500 mila persone al giorno come previsto nel piano nazionale. Bisognerà puntare sugli over 70, fascia d’età molto trascurata e molto colpita dai decessi (6 milioni aspettano ancora la prima dose, 1,5 milioni la seconda).

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