Sakhalin-2, Governo russo riautorizza giapponesi a progetto

 

 

Mosca, 31 Agosto 2022 – Il Governo russo ha riautorizzato l’investimento del gigante commerciale giapponese Mitsui & Co. nel progetto di estrazione di petrolio e gas Sakhalin2. Lo riferiscono i media russi, ricordando che Mitsui e un’altra azienda giapponese, Mitsubishi, detengono quote del progetto pari rispettivamente al 12,5% e al 10%, che Mosca ha trasferito sotto il controllo di un nuovo operatore. La scorsa settimana Jera, joint venture paritaria delle utility energetiche giapponesi Tokyo Electric Power Company (Tepco) e Chubu electric Power, nonché primo produttore di energia termoelettrica del Giappone, ha firmato un contratto con il nuovo operatore del progetto Sakhalin-2 per continuare ad acquistare il petrolio e il gas estratto nel sito sulla base delle medesime condizioni di volumi, prezzi e modalità di pagamento precedentemente in vigore.

Due azionisti giapponesi mantengono le quote e pagano in rubli

Il quotidiano Nikkei aveva anticipato questo mese che Mitsubishi Corporation avrebbe confermato tramite una nota ufficiale la propria partecipazione alla nuova società operatrice del progetto energetico Sakhalin-2 nell’Estremo oriente russo, a seguito della ristrutturazione della proprietà effettuata dal Governo russo. All’inizio di questo mese Mosca ha trasferito il controllo delle operazioni a una nuova compagnia di Stato, obbligando i due azionisti giapponesi Mitsui&Co. e Mitsubishi a presentare una domanda formale nel caso intendano mantenere le loro quote, e ad impegnarsi a pagare le forniture di petrolio e gas naturale in rubli, nel caso ulteriori sanzioni internazionali alla Russia impediscano il saldo in dollari. Secondo Nikkei entrambe le società giapponesi hanno deciso di mantenere la loro partecipazione al progetto, essenziale per la sicurezza energetica del Giappone.

Putin ha firmato decreto a fine giugno

Il Governo della Russia ha deciso di procedere all’istituzione di una società che assumerà i diritti e gli obblighi di Sakhalin Energy Investment Co., attuale operatore del progetto per l’estrazione del petrolio e del gas Sakhalin-2, nell’Estremo Oriente russo. La nuova entità è stata registrata a YuzhnoSakhalinsk e sarà guidata dall’attuale operatore del progetto, in linea col decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin alla fine di giugno. Gazprom manterrà una quota del 50% più un’azione, mentre la nuova entità assorbirà la partecipazione di Shell (27,5% meno un’azione).

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