Rapporto Dia sulle Mafie: preferiscono infiltrazioni e corruzione

 

 

Roma, 14 Settembre 2023 – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha presentato la relazione semestrale della Dia (Direzione investigativa antimafia) in relazione ai fenomeni mafiosi, evidenziando come tali organizzazioni siano diventate meno violente, preferendo infiltrarsi in ambiti illeciti che generano elevatissimi profitti, come quelli imprenditoriali.

Necessario prestare attenzione e vigilare sugli appalti e le erogazioni pubbliche, con un approccio adeguato ai tempi, superando l’dea che la criminalità organizzata sia limitata al territorio nazionale” si legge nella relazione pubblicata sul sito del Senato.

Il rapporto

I dati basati sul secondo semestre del 2022, sono il frutto del lavoro investigativo e giudiziario che conferma come la mafia sia cambiata, uscendo dai soliti canoni violenti, preferendo agire nell’ombra, in ambienti che destino minore allarme e riprovazione sociale, per ricavare delle ingenti somme che poi possono reinvestire nuovamente nel fittissimo tessuto di illegalità.

“È fondamentale“, sottolinea la Dia, “approfondire a livello europeo e internazionale le conoscenze in merito al fenomeno mafioso per poter adottare delle misure di contrasto, valorizzando le sinergie e best practice che coinvolgano tutta la comunità internazionale di polizia e giudiziaria”.

“Mafia tecnologica”

Desta molta preoccupazione anche l’evoluzione mafiosa sempre al passo con le nuove tecnologie avendo a disposizione ingenti capitali e persone specializzate nei settori digitali, che gli permettono di operare in maniera silente sul web e anche nel Metaverso. Per contrastare la criminalità organizzata la Dia suggerisce di aumentare la capacità di penetrazione del web, delle comunicazioni criptate, del dark web e in generale, in tutti quei settori tecnologici meno noti, dove si potrebbero nascondere le attività illecite.

Per questo è fondamentale portare avanti il progetto di cooperazione internazionale “Rete operativa antimafia @on” ideato dalla Dia e alimentato dai dati provenienti dall’Europol, che hanno permesso di sgominare e ricostruire numerose attività criminali in tutto il Mondo.

L’impatto sui giovani

Altro fenomeno su cui è necessario attuare delle misure di prevenzione riguarda i giovani e il fascino che le mafia, in particolar modo quella siciliana. Sembra infatti le organizzazioni criminali attraggano le giovani generazioni, ricercando tra le periferie più disagiate, manovalanza da impiegare nello spaccio dei stupefacenti.

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