Qatargate, revoca immunità per gli eurodeputati coinvolti

 

 

Bruxelles, 31 Gennaio 2023 – Come richiesto dal giudice istruttore belga Michel Claise, la revoca dell’immunità parlamentare degli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, coinvolti nello scandalo Qatargate, è passata a voto unanime alla commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri). Il voto definitivo è atteso nella plenaria di giovedì.

I due imputati, entrambi appartenenti al gruppo S&D (socialisti e Democratici) hanno più volte ribadito l’intenzione di non opporsi a tale decisione del giudice. Cozzolino ha ottenuto di essere ascoltato dalla Juri, mentre Tarabella ha prima richiesto di conferire con il magistrato. Rimangono invece in detenzione preventiva nel carcere belga Francesco Giorgi, Niccolò Figà Talamanca, Eva Kaili e Pier Antonio Panzeri, che si è accordato con la Procura.

La vicenda

Lo scandalo è scoppiato a dicembre dello scorso anno dopo che alcune indagini della magistratura di Bruxelles hanno svelato il coinvolgimento di alcuni esponenti dell’Europarlamento i quali hanno ricevuto regali o ingenti somme di denaro per “influenzare le decisioni del Parlamento europeo” in favore del Qatar, luogo in cui si sono svolti i Mondiali di calcio.

Con le accuse di riciclaggio, corruzione e associazione a delinquere, finiscono in manette Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo, l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, compagno di Kaili ed ex assistente di Panzeri, e Niccolò Figà Talamanca, segretario della Ong No Peace without Justice. Sembrerebbe coinvolto nello scandalo anche il Marocco.

Pignedoli: “Revoca atto dovuto”

Sabrina Pignedoli, del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione giuridica del Parlamento europeo ha commentato con una nota la decisione della Juri, come “un atto dovuto la revoca dell’immunità a Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, coinvolti nello scandalo corruzione, Qatargate, che ha colpito il Parlamento europeo. Dovuto nell’interesse sia dei due europarlamentari, che avranno il diritto di difendersi, sia della giustizia che deve fare il suo corso. La Commissione giuridica del Parlamento europeo ha approvato all’unanimità la relazione della relatrice Marion Aubry. Toccherà adesso alla plenaria esprimersi e in quella occasione il Movimento 5 Stelle confermerà il voto favorevole. Davanti alla gravità di tali accuse è nostro dovere andare fino in fondo e difendere la democrazia europea da interferenze straniere, corruzione e conflitti d’interesse”.

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