Roma, 31 gennaio 2023 – Si è svolta nella cornice dell’Hotel Parco dei Principi di Roma la cena di gala per i 145 anni dell’Istituto nazionale per la guardia d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. L’associazione d’arme è un ente morale posto dal 1990 sotto la vigilanza del ministero della Difesa e vanta oltre 60 medaglie al valore militare. I suoi membri prestano un servizio volontario di Guardia d’Onore alle Tombe definitive (Pantheon) e provvisorie (Vicoforte per Re Vittorio Emanuele III e per la Regina Elena, Altacomba per Re Umberto II e per la Regina Maria Josè) dei Sovrani d’Italia, “quale tributo di devozione e di amore per l’Augusta Casa Savoia, che portò all’unità e alla grandezza della Patria”.
Presente all’evento il vice presidente dell’Unione Consoli onorari in Italia, con sede al Circolo degli Affari Esteri; il dott. Mattia Carlin accompagnato dal regista e produttore Luciano Silighini Garagnani che proprio nei prossimi mesi sarà impegnato nella realizzazione del film “Il console onorario di Venezia“. A suggellare il legame della serata con la città lagunare anche la presenza alla cena del principe di Venezia Emanuele Filiberto di Savoia.
Un film per Venezia
«Con il dottor Carlin ci legano molte cose, a partire dai comuni studi in filosofia ma soprattutto una visione moderna della società e la volontà di raccontare una Venezia diversa dal solito» racconta Silighini Garagnani. «La Venezia anche del porto di Marghera, delle grandi realtà imprenditoriali e industriali che portano il Veneto tutto a essere il motore trainante dell’economia italiana e il film che gireremo ad agosto va in quella direzione. Sarà la storia di un diplomatico figlio della Venezia che produce e che per una seria di situazioni torna alle sue origini» conclude il regista.
L’anniversario dell’Istituto nazionale per le Guardie d’Onore al Pantheon è continuato con la deposizione di una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’altare della Patria, inoltre è seguita la visita al Pantheon accompagnata dalla Fanfara Alpina Tridentina Walter Smussi di Brescia, e la Santa Messa in suffragio dei Re e delle Regine d’Italia defunti.