Pubertà precoce in aumento tra le bambine

Genova, 7 Settembre 2023 – I cambiamenti degli stili di vita durante il lockdown hanno causato un aumento del 30% di pubertà precoce tra le bambine. Emerge da uno studio dell’Istituto Gaslini di Genova pubblicato sul Journal of the Endocrine Society.

La ricerca prende in esame i dati di 133 ragazze sospettate di essere in pubertà precoce, da gennaio 2016 a giugno 2021. «L’analisi si è concentrata in particolare sui cambiamenti nello stile di vita durante i periodi di lockdown, rivelando un’estrema “impennata” proprio negli ultimi 2 anni tra le bambine», spiega Mohamad Maghnie, direttore della clinica pediatrica ed endocrinologia del Gaslini.

«Durante la pandemia di Covid-19» – sottolinea la pediatra del Gaslini Daniela Fava – «il numero delle bambine che valutate per sospetta pubertà precoce è aumentato di quasi l’80% rispetto ai 4 anni precedenti, e la percentuale di bambine a cui è diagnosticata la pubertà precoce rapidamente progressiva è stato del 30% più alto durante il periodo pandemico. A differenza di altri studi italiani, abbiamo analizzato i dati prendendo in considerazione il periodo tra marzo 2020 e giugno 2021 (lockdown totale e parziale) e una riduzione delle attività (chiusura scuole, interruzione attività fisiche, attività di routine) rispetto a quelli di coorte annuali dei 4 anni precedenti».

Possibili fattori scatenanti

Uno dei fattori potrebbe essere l’aumento di peso. Il professor Maghnie spiega che: «Non è l’unico. Abbiamo osservato anche un uso prolungato di dispositivi elettronici, che potrebbe aver influenzato i tempi di sviluppo puberale. Le bambine con diagnosi di pubertà precoce durante il periodo pandemico hanno mostrato una media di 2 ore giornaliere in più». Possono aver influito anche lo stress psicologico e le tensioni familiari. Il maggior tempo trascorso dai genitori con i figli nel lockdown può aver favorito il riconoscimento di segnali, che potrebbe aver contribuito al maggior numero di bambine visitate. Durante la pandemia le bambine a cui è stata diagnosticata la pubertà precoce erano circa quattro mesi più giovani delle altre (7 anni e otto mesi, anziché 8).

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