Pistorius: «Ok supporto Nato all’Ucraina»

 

 

Berlino, 24 Gennaio 2023 – “Giusto supportare l’Ucraina, ma la Nato non diventi parte nel conflitto”. Questo è quanto affermato dal ministro federale della Difesa della Germania, Boris Pistorius, nel corso della conferenza stampa al termine dell’incontro, avvenuto oggi a Berlino, con il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg che ha evidenziato la necessità di «inviare armi più moderne e più pesanti a Kiev e dobbiamo farlo in tempi rapidi, perché la Russia si sta preparando per una nuova offensiva».

Nessuna novità sui Leopard

Per quanto riguarda l’invio di carri armati Leopard, Pistorius ha dichiarato che la Germania al momento non ha preso una decisione definitiva in merito, ma che tutti i Paesi che fanno parte della Nato che ne sono in possesso, possono inviarli in Ucraina e iniziare ad addestrate le truppe locali al loro utilizzo sul campo. In merito ai più moderni Leopard 2, richiesti a gran voce da Zelensky, Pistorius ha sottolineato che al momento il Governo tedesco, che già si era espresso negativamente in merito al loro invio, non ha cambiato idea pur riconoscendo che «la Russia continua la sua brutale guerra di aggressione contro l’Ucraina», ma che la decisione definitiva avverrà presto in riferimento a un prossimo incontro della Nato che si terrà tra tre settimane.

In conferma di quanto affermato nella giornata di ieri, durante il consiglio degli Esteri di Bruxelles, dalla ministra tedesca Annalena Baerbock e dalla francese Catherine Colonna.

Stoltenberg fiducioso

«Sono fiducioso che ci sarà presto una decisione» afferma il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, aggiungendo che «la Germania è uno dei Paesi maggiormente impegnati in Ucraina». Positivo per il segretario l’inventario in corso dei panzer che consentirà di essere più celeri.

Secondo l‘ABC News sarebbero 12 i Paesi che ne approveranno l’invio. La rete editoriale tedesca RND rende intanto noto che Rheinmetall, gruppo di armamenti della Germania, potrebbe consegnare, stando al portavoce, circa 139 carri armati Leopard anche di tipo 2.

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