Roma 25 Gennaio 2023 – “Al via un lockdown di cinque giorni a causa di una malattia respiratoria” questo è quanto reso noto dal canale di informazione Nk News, riportando quanto dichiarato dalle autorità di Pyongyang, capitale della Corea del Nord. Già nella giornata di ieri si era diffusa la voce nel Paese di una simile misura precauzionale, la prima dopo otto mesi, in molti hanno fatto scorte temendo che il lockdown sia prolungato.
Nella nota non si parla ufficialmente di Covid, ma di sintomi come il comune raffreddore. In linea con quanto sostenuto dal regime che ha sempre minimizzato sulla pandemia, ammettendone qualche focolaio solo lo scorso maggio, per poi affermare di averlo debellato completamente nel mese di agosto. Lo scorso anno infatti nel Paese si parlava di “casi di febbre” da cui è conseguito un lockdown durato due settimane.
Il regime di Kim Jong-un non ha mai confermato ufficialmente il numero dei contagi, ma in un bollettino quotidiano i casi di febbre sono arrivati a circa 4,77 milioni, su una popolazione di quasi 25.
Regole del lockdown
Secondo quanto affermato dalle autorità di Pyongyang, i cittadini devono rispettare fino a domenica il coprifuoco rimanendo nelle proprie abitazioni e devono tenere sotto controllo la temperatura, anche più volte nel corso delle giornate. Allo stato attuale non si sa se queste misure precauzionali vedono coinvolte altre città, i quotidiani e le reti locali non si sono ancora pronunciate ufficialmente, ma non è da escludersi.
Il documentario sulla gestione della pandemia
Mentre la KCNA agenzia statale, ha reso noto che Kaesong, città vicino al confine con la Corea del Sud, ha intensificato le campagne di comunicazione pubblica “in modo che tutti i lavoratori osservino volontariamente le norme antiepidemiche sul lavoro e nella vita privata”, la televisione di Stato KCTV ha mandato in onda un documentario in cui, grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, viene esaltata la gestione della pandemia.